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Movida violenta, proposta la chiusura anticipata dei “baretti” di Chiaia all’1.30

Dopo i recenti episodi di violenza e il degrado generale che coinvolge la zona della movida napoletana, la I Municipalità del Comune di Napoli ha proposto la chiusura anticipata dei locali che affollano le strade del quartiere.
A cura di V. P.
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Potrebbe esserci una buona notizia per i residenti e i commercianti, ma anche per tutti i cittadini stanchi del degrado in cui versa la zona dei cosiddetti "baretti" di Chiaia, da anni ormai il luogo simbolo della movida napoletana. Dopo il recente episodio di violenza, in cui una madre e i suoi due figli sono stati aggrediti dal branco, il Comune di Napoli ha deciso di prendere provvedimenti. La proposta, come scrive Il Mattino, avanzata dalla I Municipalità del Comune di Napoli, è quella di anticipare la chiusura di tutti i locali che affollano le strade del quartiere (via Bisignano, vico e vicoletto Belledonne a Chiaia), abbassando le saracinesche massimo entro l'1.30 del mattino.

"Perché se una persona non riesce a raggiungere la sua casa, se non le viene consentito di dormire per quattro notti alla settimana, se è costretta a pagare un vigilante perché il palazzo non venga invaso da estranei, allora la vita diventa un inferno. E anche se non ci fossero gli episodi di violenza e l'invasione dei mercanti della droga, chi ha scelto di prendersi cura dei cittadini, non può restare a guardare senza fare qualcosa. Ho deciso: firmerò un'ordinanza per limitare gli orari di apertura dei locali della zona della movida. Non è possibile che restino aperti fino all'alba: il caos che si genera in quelle stradine non è accettabile e, soprattutto, non è gestibile, per cui occorre una regolamentazione severa" ha commentato Francesco Di Giovanni, presidente della I Municipalità.

Alla notizia di una possibile svolta nell'annosa questione dei "baretti" esultano anche gli iscritti al comitato "Chiaia viva e vivibile" che da anni si batte contro l'invadenza dei locali e delle persone che li frequentano. Meno contenti, invece, potrebbero essere i commercianti per i quali l'ordinanza comporterebbe una consistente limitazioni ai loro introiti, dal momento che i ragazzi sono abituati a consumare alcool e bevande di ogni genere fino a notte inoltrata.

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