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Napoli Teatro Festival, cachet da 700mila euro per Al Pacino: è polemica

Non c’è ancora la firma sul contratto principesco da 700 mila euro per due giorni con la star americana. Braccio di ferro tra presidente e direttore artistico del Festival e i piccoli teatri insorgono contro la Regione Campania: “una cifra oscena”.
A cura di An. Mar.
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Al Pacino si, Al Pacino no. Tiene banco in queste ore lo scontro intorno alla partecipazione di Al Pacino al Napoli Teatro Festival la prossima estate 2016 a Napoli. Il direttore artistico Franco Dragone ha sottoposto alla star americana un contratto principesco: 700 mila euro per due giorni di spettacolo articolati in un dialogo-intervista con l'attore e un vero e proprio talk show, per assistere al quale, il pubblico dovrebbe sborsare dai 100 ai 250 euro. Una spesa enorme per il Napoli Teatro Festival finanziato dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca. Dragone non ha ancora chiuso l'accordo ufficiale di e, come riferisce "Il Mattino", sembra essersi aperto uno scontro tra il direttore artistico e il presidente del Napoli Teatro Festival Luigi Grispello proprio sulla distribuzione delle risorse. Il Festival è in ritardo, è stato spostato dal 15 giugno al 15 luglio e lo stesso Grispello non avrebbe affatto digerito il cachet stellare proposto ad Al Pacino.

Una situazione di stallo che sarebbe alla base del braccio di ferro tra direttore e presidente del Festival. Dalla Regione Campania gettano acqua sul fuoco: Sebastiano Maffettone, consigliere per la cultura del Presidente De Luca ha riferito al "Mattino" che "Le difformità di vedute sono invenzioni giornalistiche, Al Pacino è una star mondiale sarebbe bello vederlo a Napoli". Ma il mondo della cultura e del teatro è in subbuglio per le spese pazze del Napoli Teatro Festival. Carlo Cerciello direttore del Teatro Elicantropo definisce "una cifra oscena" i 700 mila euro per Al Pacino. " Il problema è la serietà di una classe dirigente che non capisce niente di teatro e crede di risolvere i problemi con la soluzione facile del grande nome. Tutto questo mentre il teatro vero muore" sottolinea il direttore dell'Elicantropo. Gli fanno eco quelli dell'Asilo Filangieri che con un comunicato stampa spiegano che con 700 mila euro si potrebbero finanziare: "500 residenti artistiche in un anno; i medi e piccoli teatri della Campania per un anno; almeno 8 scuole di teatro o di danza con borse di studio per 400 allievi."

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