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Parla l’ex boss del clan Belforte, si scoprono i resti di un omicidio

L’ex boss Salvatore Belforte, di recente diventato collaboratore giustizia, ha condotto gli investigatori sul luogo in cui diverse decine di anni prima, la cosca del Casertano aveva occultato i resti di due vittime.
A cura di Angela Marino
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Dopo quasi trent'anni sono stati trovati i resti di Orlando Carbone, nato nel 1966 e ucciso a vent'anni dai sicari del clan Belforte. Le spoglie dell'uomo eliminato insieme a un'altra persona che aveva preso parte alla strage di San Martino, avvenuta a Marcianise l'11 novembre del 1986, sono state trovate dai Carabinieri nel comune di Marcianise, in provincia di Caserta. Le ricerche sono in corso da questa mattina in una zona vicina al velodromo. Carbone era ancora ufficialmente ricercato perché condannato a un mese di reclusione. L'altro scomparso di cui si cercano i resti è Giuseppe Tammariello, detto "Pinuccio o' romano", nato nel 1932 e reso invalido della perdita del braccio, circostanza per cui il suo cadavere fu probabilmente sciolto nell'acido affinché il suo corpo non fosse riconoscibile. A fra scattare le ricerche sono state le rivelazioni di Salvatore Belforte, ex boss del clan omonimo e ora collaboratore di giustizia.

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