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Piano di Sorrento, uccide il fratello con un colpo alla testa e scioglie il corpo

Orrore a Piano di Sorrento dove, secondo gli inquirenti, un uomo di 53 anni avrebbe ucciso con un colpo si vanga il fratello maggiore al culmine di una lite per poi sciogliere il corpo nell’acido. Da quanto si apprende non si avevano più notizie della vittima da nove giorni, quando i parenti avevano denunciato la scomparsa.
A cura di Valerio Renzi
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Un uomo di 53 anni, Salvatore Amuro, è stato arrestato dai carabinieri guidati dalla procura di Torre Annunziata, con la terribile accusa di aver ucciso il fratello Francesco, di cui da alcuni giorni i parenti avevano denunciato la scomparsa. L'omicidio sarebbe avvenuto nove giorni fa, ma nessuno se ne sarebbe reso conto perché, secondo gli inquirenti il corpo di Francesco sarebbe stato sciolto dal fratello nell'acido per farla franca.

L'omicidio sarebbe avvenuto proprio nella casa di Amuro a Piano di Sorrento, quando l'uomo avrebbe ucciso il fratello di due anni più grande, al culmine di una violenta lite. Subito dopo averlo colpito con un colpo di vanga alla testa, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe trascinato il corpo su una carriola nella campagna circostante, l'avrebbe gettato in un fosso e poi sciolto utilizzando della soda caustica.

I sospetti nei confronti di Salvatore Amuro sono cominciati quando diversi testimoni hanno riferito della violenta lite che hanno sentito tra i due fratelli, entrambi con precedenti penali legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'interrogatorio dell'uomo sarebbe al momento in corso, mentre la casa e il terreno circostante stanno venendo analizzati dalla polizia scientifica. L'uomo è in stato di fermo, con l'accusa di omicidio. Stando a quanto si apprende, i due litigavano da tempo e Francesco, la vittima, accusava spesso Salvatore di essere un "nullafacente". Amuro è stato già interrogato dal pm della Procura di Torre del Greco. Sul luogo del delitto – si apprende dai Carabinieri – sono intervenuti anche gli uomini della Sezione investigazioni scientifiche del Comando Provinciale di Napoli. Secondo quanto si è appreso i due litigavano da tempo: Salvatore, infatti Francesco di essere un "nullafacente".

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