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Prostituzione a Pompei, chiuso un centro di massaggi orientali: arrestata la titolare

I carabinieri hanno fatto irruzione nel locale, all’interno del quale la proprietaria, una cinese di 41 anni, esercitava il meretricio. Nell’ambito della stessa operazione, i militari hanno multato anche altre prostitute sorprese ad esercitare nella zona degli Scavi e del Santuario.
A cura di Valerio Papadia
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Sono stati giorni di grande lavoro per i carabinieri di Torre Annunziata impegnati nella lotta alla prostituzione a Pompei, in provincia di Napoli. I militari dell'Arma, infatti, hanno operato una serie di significativi interventi atti a contrastare il fenomeno. Tra tutti, i carabinieri, al seguito di appostamenti, hanno provveduto alla chiusura di un centro di massaggi orientali. I militari hanno fatto irruzione nel locale, constatando che la proprietaria, una donna cinese di 41 anni, offriva ai suoi clienti non solo massaggi, ma anche prestazioni sessuali, provvedendo a sequestrare l'esercizio commerciale e 500 euro in contanti, ritenuti i proventi dell'attività illecita. La donna, invece, è stata arrestata con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Nel corso della stessa operazione, i carabinieri hanno eseguito un ordine di custodia ai domiciliari nei confronti di una donna russa di 37 anni, già sottoposta allo stesso regime, sorpresa a prostituirsi in strada nelle vicinanze della "Villa dei Misteri". La donna è ora in attesa del rito direttissimo per evasione. Infine, un'altra ventina di meretrici, insieme ad un cliente, sono stati multati perché sorpresi ad esercitare la prostituzione nelle vicinanze degli Scavi Archeologici e del Santuario.

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