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Ragazzi gay picchiati, parla il testimone: “Una scena orribile”

Parla Giuseppe, testimone dell’aggressione: “Spaventato e turbato da quel che ho visto”. Il consigliere municipale De Stasio: “Speriamo che le telecamere di sicurezza abbiano ripreso l’accaduto e ci aiutino a individuare l’aggressore”.
A cura di Angela Marino
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Le ecchimosi sul labbro di uno dei due giovani gay aggrediti a piazza Dante
Le ecchimosi sul labbro di uno dei due giovani gay aggrediti a piazza Dante

"Due ragazzi sono stati aggrediti per un'effusione, è assurdo". Sono le parole di Pino De Stasio, consigliere della II Municipalità e punto di riferimento della comunità Lgbt al centro storico di Napoli, che annuncia: "Associazioni e cittadini del territorio sono pronti a mobilitarsi, un episodio del genere è un segnale inquietante che non va ignorato". Con lui c'è Giuseppe, il ragazzo che lunedì sera ha assistito al pestaggio di due ragazzi gay a piazza Dante "colpevoli" di baciarsi in un luogo pubblico. "Stavo fumando una sigaretta, quando mi sono accorto che a pochi passi da me, un ragazzo sui 25anni si era scagliato contro la coppia: li ha insultati urlando che c'erano dei bambini – erano le 9 di sera passate – e che dovevano vergognarsi, ho visto gli occhiali di uno dei due ragazzi volare via mentre li colpiva a suon di pugni. Nonostante temessi le conseguenze, non ho potuto rimanere a guardare. L'ho affrontato e gli ho detto di essere il figlio di un poliziotto, a quel punto ha moderato i toni e se n'è andato, intimidito". I ragazzi invece sono rimasti in stato di choc ad aspettare l'ambulanza che li ha portati all'ospedale Pellegrini, dove uno dei due è stato medicato per una ferita al labbro inferiore. "È stata una scena orribile, anche io ero spaventato e turbato dalla violenza a cui ho assistito – continua Giuseppe – e appena è arrivata l'ambulanza, mi sono affrettato ad andarmene. Non potevo sapere se si trattasse di un ubriaco, un balordo o un malvivente come quelli che popolano la zona del centro storico, ho temuto una rappresaglia e non volevo trovarmi lì, se fosse tornato con i rinforzi".

Episodio frutto di un clima di intolleranza diffuso

"A Napoli – ricorda il consigliere De Stasio – si sono già verificati altri episodi simili, frutto dell'intolleranza e dell'omofobia e che sfociano in aggressioni immotivate e brutali come quella di cui, nel 2008, a piazza Bellini, è rimasta vittima una ragazza, anche lei presa di mira da un uomo perché abbracciava la sua compagna. Le fu lanciato contro un bicchiere che la colpì in volto, ferendola gravemente ad un occhio. Non si tratta di semplice violenza – spiega – siamo ben lontani dalle risse e dai regolamenti di conti fra bande che pure minano la sicurezza delle piazza e dello strade del centro storico: siamo di fronte a veri e propri atti di omofobia che possono avere esiti drammatici. Quella ragazza poteva morire, i due giovani pestati ieri potevano finire male. Si tratta di un problema prima di tutto culturale, che riguarda non solo Napoli, ma tutto il Paese, in cui una legge efficace contro i reati di matrice omofobica non c'è. Confido che i due ragazzi aggrediti, ancora comprensibilmente sotto choc, sporgano denuncia e che il responsabile venga punito. A questo proposito – osserva De Stasio – potrebbero risultare utili le riprese delle telecamere di videosorveglianza del progetto Pon Sicurezza. Potrebbero essere le immagini a incastrare il violento".

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