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Regione Campania, indagato Enico Coscioni: è il consigliere alla Sanità di De Luca

Enrico Coscioni, consigliere di De Luca per la Sanità in Regione Campania, è stato indagato nell’ambito di una inchiesta della Finanza. Avrebbe esercitato pressioni su un dirigente per assegnare il suo posto a una persona di fiducia del governatore.
A cura di Angela Marino
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Enico Coscioni, consigliere alla Sanità di De Luca
Enico Coscioni, consigliere alla Sanità di De Luca

Enrico Coscioni, consigliere di De Luca per la sanità è stato indagato nell'inchiesta del pm Giancarlo Novelli per avere esercitato – secondo le ipotesi dell'accusa – pressioni nei confronti di un dirigente allo scopo di liberare la sua posizione per un uomo di De Luca. Cardiochirurgo dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, già consigliere regionale nella scorsa consiliatura dal 2014, Coscioni è da anni legato all'attuale presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Proprio per piazzare una persona gradita al governatore il medico salernitano avrebbe, con mezzi che rasentano il mobbing, cercato di convincere un dirigente del settore Sanità a lasciare la propria poltrona.

Un’inchiesta, quella coordinata dall’aggiunto Alfonso D’Avino, che ha preso le mosse quando il pm era ancora alla sezione reati contro la pubblica amministrazione. Ascoltato dai magistrati inquirenti, il dirigente vittima delle pressioni ha dichiarato di essere stato invitato a "fare un passo indietro". Sulla Regione Campania, nei mesi scorsi si è abbattuta anche la scure dell'inchiesta per presunta concussione che vede coinvolti il governatore De Luca, l'ex capo della Segreteria regionale Nello Mastursi, il giudice Anna Scognamiglio e Vincenzo Manna. L'inchiesta riguarda la sentenza del Tribunale che ha permesso l'insediamento di de Luca- sul quale pendeva la sospensione dagli incarichi pubblici nell'ambito della legge Severino – in Regione.

L'ospedale Ruggi d'Aragona e lo scandalo per le liste

E proprio l'ospedale dove lavora come il cardiochirurgo è finito nello scandalo per le liste di attesa manomesse. Dalle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del Reparto operativo di Salerno è emerso come fosse possibile, dietro pagamento di somme dai 1.500 fino a 6.000 euro, aggirare le liste e scavalcare gli altri pazienti. Ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Salerno è finito il primario di Neurochirurgia dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, Luciano Brigante. Sospensione dall'esercizio di pubblico servizio per il direttore del reparto di Neuroscienze, Renato Saponiero, accusato di omessa denuncia e abuso d'ufficio. Indagato anche il neurochirugo Takaori Fukushima, 73 anni, direttore del Brain Institute.

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