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Napoli, scontri al corteo contro Renzi. Petardi e lancio d’oggetti: 4 poliziotti feriti

Lunga protesta dei centri sociali contro Matteo Renzi e il piano Bagnoli. Il corteo, partito alle 11, si è concluso alle 20. Ha avuto vari momenti: uno pacifico e di sfottò, nel centro storico, l’altro violento, sul Lungomare. Alla manifestazione hanno preso parte anche due assessori della giunta di Luigi De Magistris.
A cura di Redazione Napoli
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Gli scontri sul Lungomare di Napoli tra polizia e manifestanti al corteo contro l'arrivo di Matteo Renzi (foto Fanpage.it)
Gli scontri sul Lungomare di Napoli tra polizia e manifestanti al corteo contro l'arrivo di Matteo Renzi (foto Fanpage.it)

Il corteo è terminato poco dopo le 20. Partita alle 11 del mattino, la manifestazione contro Matteo Renzi e il piano Bagnoli della cabina di regia ha avuto sostanzialmente due fasi. La prima, pacifica e colorata, all'insegna della contestazione anche dura ma solo verbale e dello sfottò (col Pinocchio di cartapesta dalle fattezze del premier) nel centro storico, da piazza Dante a via De Gasperi, la seconda violenta, sul Lungomare, dove 4 agenti sono stati feriti dal lancio di oggetti da parte dei manifestanti. Il corteo si è poi tramutato in assemblea davanti al teatro San Carlo, a poca distanza dalla prefettura. I manifestanti hanno bloccato per diversi minuti il traffico lungo via Acton, in entrambi sensi di marcia. Proteste, a suon di clacson, dei cittadini fermi nel traffico anche lungo via Marina dove il corteo è arrivato fino a fermarsi in piazza Bovio. Le forze dell'ordine ora setacciano i filmati alla ricerca dei manifestanti che avrebbero usato violenza verso il cordone di polizia
AGGIORNAMENTO ore 16.50: sono 4 i poliziotti feriti, in maniera lieve, colpiti dal lancio di pietre effettuato da alcuni manifestanti all'altezza dell'incrocio tra via Partenope e via Colonna, a Napoli. Gli agenti hanno usato idranti e lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti. "Il messaggio è chiaro: oggi da Napoli inizia la grande battaglia contro il governo Renzi e contro le sue politiche di macelleria sociale" scrivono in una nota gli attivisti di Bagnoli Libera. Gli attivisti promettono: "bloccheremo noi Bagnoli ma non lo faremo dandola in mano a chi ha inquinato quella terra come Fintecna e Caltagirone dove Renzi oggi si e' rifugiato".

AGGIORNAMENTO ORE 14.45: la manifestazione , poco meno di duemila persone, che per tutta la mattinata era stata più o meno tranquilla, è sfociata in incidenti con le forze dell'ordine sul Lungomare Carcciolo, poco dopo le 14.30, dopo che la polizia aveva impedito al corteo di proseguire su via Morelli dopo piazza dei Martiri, in direzione via Chiatamone, dove Matteo Renzi è atteso per un forum al quotidiano Il Mattino. Dopo un primo contatto con la celere sono partite pietre, petardi e bottiglie dalla parte dei manifestanti che hanno eretto barricate coi new jersey stradali e un lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine che hanno spinto i manifestanti su via Caracciolo. Per disperdere le prime file che lanciano oggetti e petardi la polizia ha fatto entrare in azione gli idranti. Due agenti di polizia secondo quanto si apprende, sono rimasti ferito in modo non grave e hanno fatto ricorso alle cure dei medici dell'ospedale Loreto Mare.

Bus turistico bloccato negli scontri sul Lungomare
Bus turistico bloccato negli scontri sul Lungomare

Sul Lungomare si contano i danni, compreso lo smantellamento della pista ciclabile realizzata con spartitraffico in plastica. Molti gli automibilisti rimasti intrappolati nel traffico così come autobus di linea e pullman carichi di turisti addirittura un torpedone bloccato su via Caracciolo all'altezza della villa Comunale mentre si fronteggiavano manifestanti e forze dell'ordine.

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Renzi a Napoli per la cabina di regia su Bagnoli

Oggi pomeriggio a Napoli arriva Matteo Renzi. Al centro degli impegni del premier la riunione in prefettura della cabina di regia su Bagnoli. A contestarlo la sinistra campana e i movimenti sociali dell'area napoletana. Comitati, centri sociali, sindacati di base, tutti uniti nel contestare il piano di risanamento di Bagnoli e la gestione commissariale. Un punto su cui, con toni e sfumature diverse, la sinistra di base e i comitati territoriali sembrano essere d'accordo con il sindaco Luigi De Magistris, che anche oggi diserterà la cabina di regia, dopo aver pronunciato in un video messaggio parole di fuoco contro la visita di Renzi.
Una lunga giornata quella degli anti-Renzi napoletani, cominciata alle 11 con un corteo partito da piazza Dante, che avrà l'epilogo alle 16 con un'assemblea alla Galleria Umberto in concomitanza proprio con la cabina di regia. Imponente il dispositivo di sicurezza per garantire l'ordine pubblico in città ed evitare possibili incidenti.

Napoli, corteo contro "Renzi Pinocchio"

Un grosso Pinocchio di cartapesta, slogan pepati, striscioni per il corteo dei centri sociali che sta sfilando da piazza Dante nella zona di via Toledo poi Maschio Angioino, via Acton. In piazza anche due assessori del Comune di Napoli che non partecipa alla cabina di regia: Carmine Piscopo (Urbanistica) e Sandro Fucito (Patrimonio). “Siamo andati – spiegano – a portare la nostra vicinanza alle associazioni, ai comitati studenteschi, alle donne ed agli uomini che oggi in occasione della visita del presidente del Consiglio hanno deciso di esprimere le proprie istanze. Istanze con le quali l’’amministrazione comunale si confronta e sulle quali lavora ogni giorno. Abbiamo riscontrato un clima di grande partecipazione democratica e pacifica e ci auguriamo che lo stesso clima accompagni la manifestazione fino al termine della giornata”. Blindato il percorso per evitare ogni avvicinamento con la prefettura, luogo dell'incontro del premier. Le sigle sono quelle che fanno parte del vasto arcipelago post-noglobal oggi vicino alle posizioni del sindaco di Napoli.

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