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Rione Alto, studente aggredito a picconate da militanti di estrema destra

Quattro studenti tra cui un ragazzo di 15 anni sono stati aggrediti ferocemente a pugni e martellate da alcuni militanti indicati come di estrema destra. L’episodio è avvenuto all’esterno del liceo Vittorini, nella zona del Rione Alto, a Napoli. La denuncia del collettivo Ex Opg occupato: “Aggressione da gente vicina a Casa Pound”.
A cura di Angela Marino
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Uno dei giovani aggrediti mostra il suo volto ancora imbrattato di sangue / Facebook
Uno dei giovani aggrediti mostra il suo volto ancora imbrattato di sangue / Facebook

Duplice aggressione al Rione Alto. Uno studente 15 enne prima e altri tre giovani poi sono stati ferocemente aggrediti a pugni e martellate (con un piccone) da alcuni militanti di estrema destra. L'episodio è avvenuto in pieno giorno nel quartiere collinare napoletano. La denuncia dei fatti è partita attraverso un post del collettivo studentesco di sinistra "Je so pazze", pubblicato su Facebook.

"Liceo Elio Vittorini – scrivono – orario d’ingresso scolastico. Una decina di militanti, esterni alla scuola e di età superiore a 20 anni, si presentano con il chiaro intento di intimidire alcuni studenti della scuola riconosciuti come di “sinistra”. Uno studente di 15 anni viene prima accerchiato e poi colpito violentemente da un pugno sferratogli dietro la testa che gli fa perdere i sensi immediatamente. Dopo aver colpito C. e alcuni suoi amici, gli aggressori – si legge nella testimonianza su Facebook "iniziano a distribuire volantini di Blocco Studentesco, promettendo agli studenti un’ulteriore aggressione all’uscita da scuola se avessero parlato". I giovani nella loro nota hanno definito gli aggressori "gente vicina a Casa Pound". Al momento dall'organizzazione di destra non c'è alcuna nota sui fatti del Vittorini.

Il secondo episodio violento avviene poco dopo: "I giovani studenti non si perdono d’animo – raccontano i membri del collettivo –  la notizia inizia a circolare tra le aule, i ragazzi ricevono solidarietà e vicinanza dai loro compagni, si decide di esporre uno striscione davanti la scuola: “Vittorini Antifascista”. All’uscita di scuola i militanti non si fanno vedere. Ma, mentre alcuni studenti che erano andati a portare solidarietà e vicinanza a C. stanno tornando a casa percorrendo la strada per la metro più vicina, spuntano fuori. Nei pressi della stazione di Rione Alto trovano ad aspettarli 3 figure, armati di manganelli e martelli, che prima iniziano a lanciare bottiglie di vetro, poi si scagliano contro gli studenti, colpendoli ripetutamente al volto e alla testa con mazze e martelli, e recuperando addirittura oggetti contundenti dalla vetrina di un negozio".

"A quel punto – si legge ancora – le tante persone presenti intervengono  per dare man forte agli studenti, riconoscono gli uomini travisati come ‘i fascisti del quartiere', mettendoli in fuga frettolosamente". Due ragazzi vengono soccorsi e portati in ospedale. "I referti medici parlano chiaro rispetto alla violenza con cui è stata condotta l’aggressione: due traumi cranico facciali, ferite e contusioni al volto e sulla testa per un totale di quasi 20 punti di sutura, e sospette fratture in attesa dei risultati della Tac a cui sono stati sottoposti". "Ci chiediamo se sia normale che personaggi come questi – concludono gli studenti del collettivo – una quindicina di persone ben nota alle forze dell’ordine, che in città non ha alcun intervento e consenso politico, possano agire indisturbati e compiere ben due aggressioni in una sola giornata".

Il Blocco Studentesco: "Stravolta la realtà dei fatti

Questa la versione del Blocco Studentesco pubblicata sulla pagina Facebook dell'associazione:

"Alcuni studenti dell’istituto hanno provocato i militanti dell’associazione studentesca di CasaPound Italia tentando di strappare dei manifesti affissi all’esterno della struttura e spintonando alcuni militanti intenti a diffondere i volantini. Vi è stato quindi uno scambio di spintoni da entrambe le parti ma la cosa si è conclusa senza problemi e il volantinaggio è proseguito. Oggi pomeriggio tuttavia, un gruppo di una ventina di persone, appartenenti al centro sociale Ex OPG – Je So’ Pazz, si è recato nel suddetto quartiere, per attendere uno dei militanti del Blocco Studentesco sotto la propria abitazione. Il giovane, che era fortunatamente in compagnia di altri due ragazzi, si è difeso dall’aggressione del gruppo e, assieme agli altri, è riuscito a divincolarsi, grazie anche all’intervento di alcuni negozianti della zona.

Abbiamo appena appreso della diffusione di un comunicato stampa, diramato dal centro sociale stesso, nel quale la realtà dei fatti è stata completamente stravolta. Ivi viene infatti sostenuto che stamane, i militanti del Blocco studentesco avrebbero accerchiato in massa e colpito più volte con dei pugni uno studente della scuola dove si stava svolgendo il volantinaggio fino a fargli perdere i sensi. Sarebbe stata dunque questa la ragione che avrebbe spinto gli appartenenti all’ala antagonista a recarsi sul posto all’orario di uscita, ossia per “portare solidarietà” al fantomatico liceale aggredito".

Una mazza e una picozza usate nelle aggressioni (Facebook)
Una mazza e una picozza usate nelle aggressioni (Facebook)
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