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Scandalo all’ospedale Pellegrini, in bagno crolla una parte del solaio

Per fortuna, al momento del crollo, nessuno si trovava all’interno del bagno. A raccontare l’accaduto il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: “Tragedia sfiorata”.
A cura di Valerio Papadia
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Tragedia sfiorata, questa mattina, all'ospedale Pellegrini di Napoli, nella Pignasecca, cuore del centro storico della città. In uno dei bagni del nosocomio riservato ai dipendenti, gran parte del solaio è crollata, inondando di pezzi di intonaco quasi la totalità del locale ed evitando, per una pura fatalità, che un infermiere che era uscito da pochi secondi quando è crollato tutto. A denunciare l'accaduto e a riportare l'attenzione sulla questione sicurezza negli ospedali in Campania è stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

"Tragedia sfiorata al Pellegrini – scrive Borrelli su Facebook – dove gran parte dell’intonaco del soffitto è crollato in uno dei bagni riservati ai dipendenti e solo il caso ha evitato che colpissero l’infermiere che era appena uscito e che avrebbe potuto riportare traumi gravi vista la quantità di materiale caduto. È assurdo che si verifichino situazioni del genere anche perché proprio per l’ospedale Pellegrini sono stati stanziati 170.000 euro per la messa in sicurezza".

La chiusura del Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco

Il consigliere regionale del Sole che ride, nel suo messaggio sul social network, dice la sua anche sulla chiusura del Pronto Soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco, nosocomio della Doganella, che dovrebbe avvenire il prossimo primo settembre. "Purtroppo, in alcuni casi, anche se i soldi ci sono, vengono spesi tardi e male, come è accaduto al San Giovanni Bosco dove il nuovo pronto soccorso non risponde a pieno alle normative esistenti e si creano enormi disagi che, associati alla mancanza di personale, rischiano di portare alla chiusura dello stesso pronto soccorso a partire dal prossimo 1 settembre. Quest’ultima eventualità va assolutamente scongiurata per non mettere a rischio la vita di decine di migliaia di persone che vivono nell’area a Nord di Napoli e nei comuni a ridosso del capoluogo" ha detto Borrelli.

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