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Scuole inglesi distinguono tra ‘italiano’ e ‘napoletano’. De Magistris: “Ignoranza”

Alcuni istituti scolastici britannici hanno fatto una distinzione, all’atto dell’iscrizione, tra studenti “italiani, napoletani e siciliani”. Il caso ha suscitato dure reazioni, tra cui quella del sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Ho provato vergogna per loro e pena per la profonda ignoranza di cui sono permeati”. Il ministero degli Esteri britannico ha fatto sapere che le categorie saranno rimosse: si tratterebbe comunque di distinzioni su base linguistica e non etnica.
A cura di Valerio Papadia
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Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris

Ha sollevato non poca indignazione la decisione di alcune circoscrizione scolastiche britanniche, in Inghilterra e in Galles, di inserire nel modulo di iscrizione la distinzione tra "italiani", "italiani-napoletani" e "italiani-siciliani". La vicenda ha sollevato le lamentele di molti connazionali che vivono stabilmente nel Regno Unito, ma non solo. Sul caso si è espresso duramente anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: "Non oso immaginare che sottospecie di cultura promani da tali scuole ed università. Quando ho letto questa notizia ho provato vergogna per loro e pena per la profonda ignoranza di cui sono permeati. Solo gli ignoranti disconoscono quanta immane cultura e millenaria storia dell'umanità si rinvengono nella Magna Grecia, nella città di Napoli, nel Sud e nella Sicilia. Non ci sono parole per commentare una tale forma di ignoranza e di razzismo".

Il caso "italiano" o "italiano-napoletano"

La vicenda è partita dopo che alcuni genitori, all'atto dell'iscrizione online dei propri figli ad istituti scolastici del Regno Unito, hanno riscontrato una stranezza al momento di riportare la nazionalità dello studente: italiano, italiano-napoletano o italiano-siciliano? Alcuni hanno provato a spiegare la questione con un'esigenza di ottenere una mappa dettagliata della provenienza etnica degli studenti, fatto che trova conferma, seppur con un certo scetticismo, anche nelle parole di uno studente universitario: "Anche a me è capitata la stessa cosa. Mi hanno poi spiegato che è una forma di sondaggio voluto proprio per evitare che vi siano discriminazioni. Le istituzioni inglesi sono obbligate a farlo e i dati vengono utilizzati da un ente esterno che verifica che statisticamente non sia stato rifiutato nessuno per la sua etnia".

Le scuse del Foreign office e la precisazione: distinzione linguistica

Il ministero dell'Istruzione ha comunque chiesto conto dell'accaduto all'ambasciata italiana a Londra e il Foreign Office, il Ministero degli Esteri britannico ha fato sapere che correggerà i moduli ed eliminerà qualsiasi traccia di possibili offese. Come riportato sul blog di Paolo Attivissimo, comunque, alla base delle polemiche sembra esserci stato un fraintendimento: il questionario delle scuole inglesi esiste, ma la distinzione viene effettuata non su base etnica, quanto linguistica. Sarebbe un modo per accertare possibili difficoltà linguistiche da parte degli studenti, e non per categorizzarli in base all'etnia di provenienza. In ogni caso, le scuse del Foreign Office, testimoniano quanto queste distinzioni siano fuori luogo: anche perché non si capisce l'assenza di altre categorie linguistiche regionali presenti in Italia e la presenza del solo napoletano e siciliano nei moduli.

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