87 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Transenne, urina e immondizia: il degrado della Galleria Principe Umberto

Il monumento – omologo alla Galleria Umberto I – nel cuore di Napoli, di fronte al Museo Archeologico Nazionale, versa ormai nel degrado più totale: i tubi innocenti dei lavori incorso impediscono il passaggio, mentre l’olezzo di urina e la sporcizia la fanno da padroni.
A cura di Valerio Papadia
87 CONDIVISIONI
Immagine

In "Scala a San Potito", Luigi Incoronato racconta la variegata umanità – di questo si trattava, anche se perlopiù erano miserabili, straccioni, ma umani – che popolava la scalinata che collega via Pessina a Salvator Rosa negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale, anni in cui a regnare erano la miseria e il degrado, sia materiale che sociale. Oggi, 70 anni più tardi, a pochi passi da quella scalinata che è ancora lì a fare da testimone, la situazione non è molto dissimile. La Galleria Principe Umberto, di fronte al Mann, il Museo Archeologico Nazionale – visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti – versa in condizioni indecorose.

A spadroneggiare, oggi, sono le transenne, tubi innocenti di eterni cantieri che non solo deturpano la vista del monumento, ma che impediscono il passaggio, in alcuni punti, dei cittadini e dei turisti sopra citati, costretti ad usare soltanto una porzione ridicola di marciapiede. Ci sono poi l'immondizia e il tanfo di urina, a tratti insopportabile. La Galleria, soprattutto di notte, soprattutto quando fa freddo, è popolata da gente non molto lontana da quella descritta da Incoronato nel suo capolavoro: essere umani, che cercano riparo dalle proprie miserie, con l'unica "colpa" di non avere nessuno che si occupa di loro, proprio come nessuno sembra più occuparsi della Galleria Principe Umberto.

87 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views