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Tredici anni fa moriva Annalisa Durante, uccisa da un proiettile vagante a Forcella

Il 27 marzo del 2004, durante un agguato armato nel quartiere napoletano di Forcella, Annalisa Durante, 14 anni, veniva colpita a morte da un proiettile vagante.
A cura di Valerio Papadia
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È la sera del 27 marzo del 2004 a Forcella, dedalo di vicoli a due passi da Porta Capuana e dalla Stazione Centrale di Napoli. Annalisa Durante, 14 anni, è sull'uscio di casa a chiacchierare con le sue cugine, come farebbe qualsiasi ragazzina, dal momento che la primavera ha fatto capolino e le giornate si stanno allungando. All'improvviso, però, la scena spensierata si tramuta. Uno scooter arriva a tutta velocità, qualcuno a bordo spara all'impazzata, rispondendo a qualcuno più dietro che sta dando voce anch'egli alle sue armi. Quello sul primo scooter è Salvatore Giuliano, poco più grande di Annalisa, 20 anni, già elemento di spicco di quella famiglia camorristica che da sempre controlla il rione. Annalisa viene colpita da un proiettile esploso dalla sua pistola: prima il coma, poi la morte.

Oggi, sono passati 13 anni esatti da quella sera in cui Annalisa è stata assassinata. Napoli ha voluto ricordarla con una mostra fotografica permanente in suo onore, realizzata dall'Associazione Annalisa Durante con il patrocinio dell'assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli e allestita nella biblioteca dedicata proprio alla 14enne uccisa tredici anni fa. La mostra si pone l'obiettivo di trasformare la biblioteca stessa e lo Spazio Comunale Piazza Forcella non solo in un luogo della memoria, ma un vero e proprio simbolo di legalità.

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