Cinque attrazioni di Caserta da vedere assolutamente
Poco distante da Napoli ma profondamente diversa. Caserta è un piccolo centro urbano divenuto turisticamente attrattivo per la sua imponente Reggia Borbonica. Ma la residenza reale non è l’unica cosa che merita di essere visitata, ci basteranno due giorni per entrare in empatia con una città che si sottrae al caos e che fa della tranquillità il suo punto di forza. Non molto lontani l’uno dall’altro, alcuni luoghi d’interesse di Caserta costituiscono patrimonio dell’Unesco. Ecco quindi le 10 cose da non perdere.
1. Reggia di Caserta
2. Casertavecchia
3. Real Colonia di San Leucio
4. Acquedotto Carolino
5. Bosco di San Silvestro
La Reggia di Caserta
È una tappa obbligata della nostra visita, anzi forse è proprio il motivo per cui abbiamo scelto Caserta come meta del nostro viaggio. La dimora reale costituisce il biglietto da visita della città e il suo complesso, fatto erigere dai Borbone per rifugiarsi dal pericolo cui era sottoposta la città di Napoli, è considerato patrimonio dell’Umanità. La Reggia di Caserta, seconda residenza reale più importante al mondo ma prima in termini di dimensioni, fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli a partire dal 1751 e rappresenta l’ultima grande realizzazione del Barocco italiano.
Gli appartamenti
Le scale di ingresso del palazzo danno già un’idea della maestosità che ci aspetta nella visita degli appartamenti. Le statue dei leoni in marmo di Carrara ci danno il benvenuto all’interno di un complesso di 47.000m2 e 1200 stanze in pieno stile barocco. Dipinti di ricco valore storico, decori fastosi e preziosi lampadari in pieno stile barocco ci condurranno nel suggestivo viaggio lungo i luoghi vissuti dalle famiglie reali.
Il giardino inglese
Quasi alla fine del pendìo che caratterizza i parco reale, troviamo il giardino inglese, un luogo fiabesco dove sono presenti oltre 100 specie di piante. Sembra di stare in un angolo incantato della reggia: laghetti, ninfee, corsi d’acqua e fontane daranno vita ad un’atmosfera che riconcilia con se stessi. Nascosti in luoghi appartati, il bagno di Venere ed il Criptoportico con le statue trasportate direttamente da Pompei sono due intimi luoghi da cui l’animo ne esce completamente rigenerato.
Casertavecchia
Casertavecchia è un antico borgo medioevale distante una manciata di chilometri dal centro della città. La sua posizione in altura è la ragione per cui Caserta prese questo nome: Casa Hirtam infatti vuol dire villaggio posto in alto. Dal borgo potremo ammirare il panorama che si apre sulla città e nelle belle giornate di sole riusciremo a vedere addirittura le isole del Golfo di Napoli. I suoi vicoli caratteristici ci faranno immergere nell’atmosfera del tempo e ci condurranno fino alla Cattedrale di San Michele Arcangelo risalente al 1100. Casertavecchia è anche un ottimo posto dove mangiare o consumare il nostro pasto all’aria aperta ammirando dall’alto la grandezza della Reggia.
La Real Colonia di San Leucio
La Real Colonia di San Leucio (conosciuta anche come Belvedere di San Leucio) è un complesso monumentale concepito per la lavorazione della seta divenuto patrimonio dell’umanità. E’ il risultato del sogno di Ferdinando di Borbone di costruire una comunità autonoma (Ferdinandopoli) ed è probabilmente uno degli esempi più positivi della collaborazione tra gli intellettuali dell’epoca e la monarchia. La seta prodotta nel complesso monumentale ha raggiunto una popolarità incontrastata, arrivando ad arredare la Casa Bianca, Buckingham Palace e il Quirinale. Ci imbatteremo in una piccola città industriale d’altri tempi e trascorreremo buona parte della nostra giornata stesi sull'erba del belvedere.
Acquedotto Carolino
Una delle opere dell’ingegno più invidiate dell’epoca, l’acquedotto Carolino, conosciuto anche come acquedotto vanvitelliano, fu realizzato per fornire apporto idrico alla Real Colonia di San Leucio e alla Reggia Borbonica. Il suo fascino, dovuto alla grandezza architettonica e ingegneristica, è ammirabile nell’unico tratto visibile costituito dal ponte. L’acquedotto, infatti, è interrato per quasi tutti i suoi 38 Km di lunghezza che dal monte Taburno, dalle cui sorgenti preleva l’acqua, conduce fino alla Reggia.
Il bosco di San Silvestro
Il bosco di San Silvestro è uno degli snodi della Reggia di Caserta. Si espande per 76 ettari e al suo interno potremo entrare in contatto con numerose specie del biotipo mediterraneo oltre che con una fauna di piante sempreverdi. Dal 1993 è nelle mani del WWF che ne ha assunto la gestione per la sua salvaguardia. In alcune sere d’estate il bosco diviene un tappeto di luci: il giardino delle farfalle si trasforma in un “bosco fatato” pieno di lucciole grazie al quale assisteremo al fenomeno della bioluminescenza.