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70 anni della Costituzione italiana, il ricordo dell’ex sindaco Rosa Russo Iervolino

L’ex sindaco di Napoli è figlia di due costituenti, Angelo Raffaele e la madre Maria de Unterrichter. A Tv2000, ha ricordato commossa il 22 dicembre del 1947, la storica seduta dell’Assemblea Costituente che approvò definitivamente la Carta fondamentale dello Stato italiano, entrata in vigore il 1° gennaio di 70 anni fa.
A cura di Cir. Pel.
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“Ricordo ancora il suono della campana di Montecitorio che annunciava l’approvazione della Costituzione. Tutte le volte che entravo in Parlamento da parlamentare o da ministro risentivo il discorso di mia madre che diceva: ‘La linea che dovete seguire è quella della Costituzione’”. Così Rosa Russo Iervolino, ex sindaco di Napoli, già ministro dell’Interno e della Pubblica Istruzione, ospite di ‘Siamo noi’ su Tv2000, ha ricordato commossa il 22 dicembre del 1947, la storica seduta dell’Assemblea Costituente che approvò definitivamente la Carta fondamentale dello Stato italiano, entrata in vigore il 1° gennaio di 70 anni fa. La Iervolino all’epoca aveva soli 11 anni, suo padre Angelo Raffaele Jervolino e sua madre Maria de Unterrichter furono tra i padri costituenti, eletti nel 1946.
“All’epoca – ha proseguito la Iervolino – avevo 11 anni e insieme a mio fratello eravamo in piazza del Parlamento. Eravamo lì perché mia madre aveva chiesto l’autorizzazione ad entrare in Aula perché le sembrava giusto che noi fossimo presenti, in fin dei conti anche noi avevamo contribuito al lavoro dei nostri genitori se non altro non dando loro problemi. Ma le negarono il permesso perché eravamo troppo piccoli. Così ci portò fuori, ci fece sedere in piazza del Parlamento e dopo averci comprato il gelato ci disse: ‘Sedetevi, mangiate il conetto, e quando sentite suonare la campana di Montecitorio alzatevi in piedi perché significa che è stata approvata la Costituzione. Questa è la regola che dovrete seguire per tutta la vita. Ancora oggi tutte le volte che passo davanti Montecitorio – ha concluso la Iervolino commossa – risuona in me la frase di mia madre. Spero che questo spirito risuoni anche in tutti gli italiani”.

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