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A Giugliano sgombero forzato per 450 rom: metà sono bambini e ora vivono in condizioni inumane

La denuncia dell’Associazione 21 Luglio: a Giugliano 450 rom sono stati sgomberati e ora hanno occupato una fabbrica dismessa. Non hanno elettricità, acqua o bagni. “Dormono nei cofani delle auto sotto la minaccia di un nuovo sgombero, sotto la minaccia di cancellazione della residenza anagrafica da parte del comune e sotto la minaccia di sottrazione dei minori”, ha denunciato il presidente dell’associazione, Carlo Stasolla.
A cura di Enrico Tata
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Foto Associazione 21 luglio
Foto Associazione 21 luglio

A Giugliano, Napoli, 450 rom sono stati sgomberati tre volte in una sola giornata, lo scorso 10 maggio, e si sono rifugiati in una ex fabbrica abbandonata nelle campagne di villa Literno. Adesso vivono senz'acqua, senza luce né bagni. "Dormono nei cofani delle auto sotto la minaccia di un nuovo sgombero, sotto la minaccia di cancellazione della residenza anagrafica da parte del comune e sotto la minaccia di sottrazione dei minori: fatti gravissimi avvenuti in campagna elettorale che assumono una valenza particolare", ha denunciato il presidente dell'Associazione 21, Luglio Carlo Stasolla nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati. "Dopo i fatti di Torre Maura a Roma, la vicenda di Casal Bruciato avvenuta nella Capitale, un altro tassello si aggiunge al pericoloso “quadro emergenziale” che in Italia si sta costruendo attorno alla “questione rom”. Non è più il colore politico a creare distinguo nella gestione della comunità rom in emergenza abitativa ma sempre più trasversalmente giunte diverse politicamente e territorialmente, appaiono unite nel promuovere una politica gravemente lesiva dei diritti umani fondamentali", ha aggiunto ancora Stasolla.

Presenti alla conferenza anche il parlamentare di +Europa Riccardo Magi, il padre  missionario comboniano Alex Zanotelli, fratello Enrico Muller, responsabile della Comunità educativa CasArcobaleno di Scampia, e Nicola Palma, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Giugliano. Queste persone, hanno denunciato gli organizzatori della conferenza, sono state sgomberate "senza alcun preavviso, senza fornire soluzioni alternative. Si tratta di una violazione dei diritti umani e una discriminazione da parte delle istituzioni". "Qui siamo in casa di Roberto Fico, lui è di Napoli, faccio un appello al presidente della Camera perché intervenga poiché una situazione del genere è inaccettabile, si tratta di un atto criminale. Non ho mai visto niente del genere nemmeno in Africa", ha detto il missionario Zanotelli. L'appello è che almeno vengano fornite tende e bagni chimici, ma la richiesta è di attivare immediatamente "soluzioni alloggiative adeguate e dignitose per tutte le persone garantendo i servizi base e il riprestino della frequenta scolastica per i minori".

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