A Marano decine di famiglie senza acqua: veniva rubata per irrigare i campi
Decine di famiglie che rimanevano a secco, o che dovevano accontentarsi del filo d'acqua che veniva fuori dai rubinetti. Una situazione segnalata più volte e che aveva fatto pensare a un guasto nelle condutture, a una perdita nel sottosuolo, ma la verità era un'altra: a ridurre la pressione nelle condutture era un allaccio che portava migliaia di litri d'acqua ogni giorno verso un campo agricolo. Tutto abusivamente, sottraendo l'acqua ai residenti.
La conduttura illegale è stata scoperta dalla Polizia Municipale a Marano, in provincia di Napoli; gli agenti hanno individuato un appezzamento di terreno di circa 50mila metri quadrati dove venivano coltivati alberi da frutto e ortaggi. Il campo non aveva un sistema di irrigazione autonomo e non risultava nessun allaccio né un contratto: il sistema di irrigazione era stato collegato abusivamente alla rete comunale, che così si trovava ad erogare un quantitativo di acqua di molto più ingente rispetto al fabbisogno previsto per le utenze domestiche.
I poliziotti hanno staccato la condotta e avviato le indagini per risalire ai proprietari del campo coltivato, della scoperta è stata informata La Procura di Napoli Nord. I problemi idrici nella zona sono una costante, soprattutto nel periodo estivo: escludendo quelli dovuti a disservizi e a guasti, in molti casi sono dovuti proprio ai furti di acqua, perpetrati per irrigare i campi o per riempire le piscine. E arrivano insieme a una seconda brutta sorpresa: bollette salate per chi è in regola, che non solo si trova coi rubinetti a secco ma che deve anche pagare per quel consumo di cui non è responsabile.