video suggerito
video suggerito

A Mergellina compare una scritta offensiva contro l’ultrà romanista De Falchi: rimossa

Una scritta offensiva, poi rimossa, è apparsa sul molo di Mergellina a Napoli. La frase offendeva la memoria di Antonio De Falchi, ultrà della Roma morto a Milano in un agguato nel giugno 1989. Si tratta dell’ultimo atto che testimonia la tensione che si respira tra le tifoserie di Napoli e Roma, specie dopo l’omicidio di Ciro Esposito e la condanna di Daniele De Santis.
A cura di F.L.
14 CONDIVISIONI
La scritta offensiva, poi rimossa
La scritta offensiva, poi rimossa

Una scritta offensiva contro l'ultrà della Roma Antonio De Falchi, ucciso in un agguato a Milano il 4 giugno 1989, è apparsa su un muretto del molo di Mergellina, a Napoli. Sebbene la scritta sia già stata rimossa, è indicativa del clima di grande tensione che si respira tra le tifoserie di Napoli e Roma dopo l'omicidio di Ciro Esposito e la condanna dell'ultrà giallorosso Daniele De Santis, colpevole di averlo ferito a morte nel maggio 2014.

La scritta apparsa per qualche ora a Mergellina recitava: "C'è chi muore da leone e chi scappando da codardo gli si spacca il cuore. Antonio De Falchi". Il riferimento esplicito è all'ultras capitolino deceduto a Milano. Un riferimento accentuato dal fatto che il termine "codardo" era stato scritto in giallo e in rosso. I rapporti tra le tifoserie degli azzurri e dei giallorossi (o per meglio dire tra le frange più estreme delle tifoserie, dal momento che il tifo sano è un'altra cosa), sono da sempre conflittuali. Ma la tragica morte di Ciro Esposito, deceduto dopo mesi di agonia in seguito al ferimento a opera di De Santis, ha decisamente esasperato il clima. Decisamente non un bel viatico per la prossima stagione calcistica.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views