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A Napoli avevano inventato il radiotaxi abusivo

Napoli, nuova frontiera del ‘pezzotto’: auto noleggiate e fornite ai clienti come i taxi, sfruttando una sorta di “radiotaxi” abusivo, messo in piedi da un astuto 58enne napoletano: scatta l’inchiesta e viene smantellata l’organizzazione che rubava lavoro ai tassisti che hanno la licenza (e pagano regolarmente le tasse)
A cura di Redazione Napoli
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Bastava poco: un numero di cellulare e una rete, tra whatsapp e telefono, capace di smistare le richieste dei clienti, come un vero e proprio radiotaxi. Gli abusivi sono stati scoperti dagli Agenti del Nucleo Mobilità Turistica della Polizia Municipale di Napoli: si trattava di una attività di noleggio con conducente in forma totalmente abusiva, creata e coordinata da un furbo 58enne, che aveva allestito un centralino costituito da un'utenza telefonica a lui intestata, smistava le prenotazioni dei clienti a noleggiatori abusivi, che aderivano alla rete mettendo a disposizione le loro auto private.

Le indagini che hanno permesso di risalire all'organizzatore sono scaturite da un accertamento fatto da una pattuglia della Polizia Turistica che, nel corso di controlli mirati al contrasto all'abusivismo nel settore del trasporto di persone, avevano intercettato, in piazza Vittoria, un noleggiatore abusivo, al quale avevano contestato la violazione dell'art. 85 del codice della strada perché sprovvisto del certificato di abilitazione professionale, con conseguente sanzione pecuniaria e fermo del veicolo. È stato quest'ultimo a parlare, spiegando di essere entrato in contatto con i clienti attraverso una persona che abitualmente gli procurava le corse, hanno dato inizio all'attività investigativa della Polizia Turistica, che ha portato all'identificazione di M. G., al quale è stata comminata la sanzione di 5mila euro, prevista dalla legge 39 dell'89, quale ideatore e organizzatore del servizio di mediazione svolto senza titolo.

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