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A Napoli è vietato morire nei giorni di festa

Dal 1 aprile, il Comune di Napoli ha fatto sapere che l’Ufficio Cremazioni resterà chiuso durante i giorni festivi. La decisione ha suscitato la reazione del consigliere comunale Andrea Santoro e dei rappresentanti di Eccellenza Funeraria Italiana.
A cura di V. P.
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A Napoli non si può morire durate il weekend e nei giorni festivi, ovvero quelli seganti in rosso sul calendario. È polemica sulla decisione del primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris, in vigore dal prossimo primo aprile, di chiudere l'Ufficio Decreti e Cremazioni del Comune di Napoli nei giorni di festa. La decisione del sindaco ha suscitato la reazione soprattutto del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Andrea Santoro e dei rappresentati di Eccellenza Funeraria Italiana, associazione nazionale che riunisce le Imprese Funebri.

"De Magistris ha deciso: dal primo aprile non si potrà più morire nel weekend. E non è un pesce d’aprile- In pratica, con la nuova organizzazione dell’ufficio, la salma dell’estinto resta bloccata fino al lunedì per l’impossibilità di espletare le dovute pratiche. Una vergogna non degna della terza città d’Italia" fanno sapere Santoro e i rappresentanti di EFI. Si tratta di una incredibile novità, dal momento che l'Ufficio Decreti e Cremazioni del Comune, per far fronte ad un evento ineluttabile come la morte, era rimasto sempre aperto, 365 giorni l'anno.

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