A Napoli “in vendita” agli sponsor le fermate del bus
Napoli si è "venduta" anche le fermate. Si tratta della nuova iniziativa "Adotta una fermata" a cui, di recente, ha aderito l'Azienda napoletana della mobilità (Anm) e che prevede il finanziamento di sponsor privati in cambio della cessione di spazi e richiami. Un progetto sperimento già in alcune città con un discreto ritorno. Quale luogo più frequentato delle pensiline degli autobus, infatti, dove si attende per diverso tempo l'autobus, per esporre il proprio marchio? In questo caso, però, agli sponsor privati non viene venduto uno spazio pubblicitario, bensì l'intera fermata, che viene identificata con il nome dello sponsor. È questa, infatti, la mission del progetto"Adotta una fermata" che in Italia ha visto già l'adesione di altre due aziende operative nel settore della mobilità pubblica: la Ataf di Firenze e la Cap di Prato.
Ma come funziona esattamente il sistema di sponsoring? È semplice. Lo sponsor può "acquistare" una singola fermata di una linea. Questa verrà identificata, oltre che con la denominazione toponomastica, anche con il nome del soggetto privato (studi, aziende, bar, negozi, ristoranti, alberghi) che ne ha rilevato gli spazi. Lo scopo è quello di dare visibilità allo sponsor rendendone il marchio di facile memorabilità attraverso richiami sistematici. Tra questi l'avvisatore acustico e l'avvisatore video di prossima fermata a bordo bus; la menzione nei vademecum degli orari delle linee, distribuiti ai clienti dell'azienda di trasporto; il richiamo sulla la cresta sulle pensiline e sulla la cresta delle fermate; la stampa a video degli orari alle fermate (sul display accanto alla pensilina); la menzione sulla pagina web nel sito dell’azienda trasporto con banner nella home page e link a ciascuno, la menzione nella mappa rete azienda di trasporti con elenco degli sponsor. Agli utenti delle linee cittadine non resta che abituarsi all'idea, purché i bus, però, arrivino in orario.