Folla a Napoli: oggi è arrivato il rompete le righe. E non è una bella notizia
Nessuno l'ha detto ma tutti hanno capito così. Il lunedì dopo la Liberazione Napoli si è auto-liberata da decreti di governo e ordinanze regionali di clausura contro la diffusione del contagio da Nuovo Coronavirus. Risultato: tra jogging più o meno amatoriale, uomini e cani a passeggio, persone tornate al lavoro e altre che non avevano mai smesso di andarci e – infine – la solita spesa del giorno, la città si è oggettivamente nuovamente affollata anche in zone prima deserte causa quarantena. Giusto? Sbagliato? I sentimenti oscillano tra la voglia di libertà e la paura di una nuova incontrollabile ondata di contagi da Covid-19. Mentre i riders stasera facevano su e giù causa riapertura delle pizzerie a domicilio (ma non le paninerie, causa pasticcio burocratico regionale) mezza Napoli si è scoperta amante dello sport all'aperto pur di respirare un po' di libertà e vento in faccia. La mascherina non è obbligatoria per tutti ma ce l'hanno quasi tutti, quello che tutti non hanno è la certezza di non essere portatori asintomatici di Coronavirus, con tutti i rischi che ciò comporta.
Napoli, nonostante taluni biechi tentativi di strumentalizzazione in questi due mesi si è comportata bene, chiudendosi a riccio contro il rischio contagio, azzerando vita sociale ed economica, sbarrando la strada al turismo. Ora quest'aria da "rompete le righe" per quanto comprensibile rischia di essere deleteria. Abbiamo più volte in questi giorni criticato l'atteggiamento da sceriffo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, c'è da dire che parimenti la sciatteria politica del sindaco di Napoli Luigi De Magistris è sbagliatissima.
Sbaglia, il sindaco, a pensare soltanto al lato politico della vicenda. Sbaglia a non sgridare i suoi concittadini, a non alzare la voce ogni tanto per redarguire chi sgarra e non solo per fare ammuina contro governo e poteri forti. Il nuovo Dpcm , secondo quanto dichiarato dal premier Giuseppe Conte, darà la possibilità ai sindaci di sbarrare intere parti delle città se ritenute a rischio.
Il sindaco di Napoli prenda atto di questa possibilità e spieghi ai suoi cittadini che potrebbe anche essere costretto a prendere brutte decisioni. Una volta tanto non pensi a fare soltanto il "buono" della situazione ma anche quello che fa cose giuste. Che come tutti sappiamo non sono sempre le più popolari.