A processo il presidente di Napoli Sotterranea: avrebbe molestato una guida turistica
Il presidente di Napoli Sotterranea, Vincenzo Albertini, è stato rinviato a giudizio dal gip del tribunale di Napoli Anna Tirone. È accusato di molestie e violenza sessuale nei confronti di Grazia, una giovane guida del sito turistico napoletano. I fatti contestati ad Albertini risalgono al 30 gennaio del 2017, mentre la denuncia è stata presentata dalla ragazza lo scorso 8 febbraio. Quest'ultima ha pubblicato un video sul suo profilo Facebook e ha commentato:. "Ho lasciato un lavoro che amavo e che amo tuttora. Mi è stato detto magari te la sei cercata e a causa di queste parole mi sono interrogata. Questa cosa non poteva finire nel dimenticatoio". Il processo è stato fissato per il prossimo primo ottobre davanti alla quinta sezione penale del Tribunale di Napoli collegio A.
In un video pubblicato sulla pagina Facebook dell'Ex OPG Occupato – Je so' pazzo, Grazia ha raccontato la sua versione dei fatti: "Ho lavorato per quattro anni in nero per Napoli Sotterranea in piazza San Gaetano. Una mattina, all'apertura delle porte del Teatro Romano, il presidente Albertini mi fa entrare con una scusa in una zona del teatro, la Summa Cavea, e immediatamente si abbassa jeans e slip iniziando a baciarmi sul collo e sul mio corpo, sulle parti intime e costringendomi a toccare il suo membro, intimandomi anche di fare altro, dicendomi frasi che ora non sto qui a dire.
Che cosa è Napoli Sotterranea
Napoli Sotterranea è uno dei più visitati siti turistici della città. Si tratta della rete di cunicoli e gallerie scavate nel sottosuolo del capoluogo partenopeo, cavità che formano una vera e propria città sotterranea. Si legge sul sito dell'associazione: L’Associazione Culturale Napoli Sotterranea è stata la prima a far conoscere al mondo le bellezze del sottosuolo partenopeo. Da oltre trent’anni, infatti, turisti di tutto il mondo affollano la sede in Piazza San Gaetano 68, e l’attività meritoria della nostra Associazione è stata riconosciuta anche dall’Agenzia del Demanio, che ha inteso attribuire alla Napoli Sotterranea apposita concessione. La stessa locuzione è entrata a far parte del linguaggio comune grazie alla nostra attività e si è consolidata con noi.