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“Abbiamo Napoli ai Parioli”: bufera sul cartello a Roma che ironizza sull’emergenza rifiuti

Polemiche in Rete per un cartello apparso tra i rifiuti di Roma: “Abbiamo Napoli ai Parioli”. Rabbia da parte dei cittadini napoletani e anche gli stessi romani. Francesco Emilio Borrelli (Verdi): “Un concentrato assurdo di luoghi comuni, un’offesa gratuita che proviene da un popolo che, purtroppo, ha gli stessi identici problemi che abbiamo noi”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un cartello affisso su un rifiuto ingombrante a Roma sta suscitando un vero putiferio in Rete: "Abbiamo Napoli ai Parioli". Un riferimento, neppure troppo mascherato, all'abbinamento tra il capoluogo partenopeo e l'emergenza rifiuti. Un cartello che non è affatto piaciuto ai più, sia napoletani sia ai romani: i primi, infatti, rivendicano una città in gran parte pulita, o quanto meno nelle strade principali (altrove, nei vicoli e nelle periferie, la situazione è oggettivamente difficile, anche se non ancora "critica"), mentre i secondi ricordano che la situazione di Roma è tale che fare ironia su eventuali problemi di raccolta rifiuti in altre città. I Parioli, considerati uno dei quartieri della Roma Bene, non si salvano infatti dalle recenti problematiche cittadine riguardanti i rifiuti, e da qui è nata la "provocazione" di abbinare un cartello con una scritta di riferimento a Napoli ad uno di essi, nella fattispecie un vecchio frigorifero a ridosso dei cassonetti.

Ma le polemiche sono iniziate immediatamente dopo la diffusione della foto sui social network. In tanti hanno pubblicato foto di una Napoli libera dai rifiuti (come già detto, nelle principali arterie cittadine), ed altri invece hanno pubblicato le foto di una Roma sommersa dai rifiuti in gran parte del centro urbano. Tra chi si è infuriato per il cartello apparso ai Parioli, c'è anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che ha ripubblicato la foto commentando: "Ecco cosa appare a Roma affisso ad un cumulo di rifiuti: un concentrato assurdo di luoghi comuni, un'offesa gratuita che proviene da un popolo che, purtroppo, ha gli stessi identici problemi che abbiamo noi. Ma forse", ha aggiunto ancora Borrelli, il cialtrone di turno lo ha dimenticato".

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