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Abusi sessuali sui bambini, il Garante per l’Infanzia: “In Campania l’incesto è normalità”

La maggior parte delle vittime sono bambine tra i i 6 e i 10 anni. Lo dice il primo studio sull’incesto condotto dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Campania.
A cura di Angela Marino
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Sono bambine tra i 6 e i 10 anni la maggior parte delle vittime di abusi e violenze in famiglia. Lo dice il primo studio sull'incesto condotto dal Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Campania, Cesare Romano, in collaborazione con la ricercatrice Ida Romolini e l'Associazione di volontariato Iuvare. In base alla ricerca, presentata oggi a Napoli, sono oltre 200 i casi di abusi intrafamiliari subiti dai minori in Campania. Si tratta di violenze perpetrate tra le mura domestiche dagli adulti sui bambini e rimaste sommerse.

L'indagine, che si riferisce al periodo 2013- 2014, ha interessato 45 Comuni (il 12% delle amministrazioni locali) e 31 Ambiti territoriali (il 60% di tutti gli Ambiti). Lo studio, basato sulla valutazione di questionari anonimi, ha evidenziato il profilo delle vittime. Si tratta in gran parte di minori in età preadolescienziale nell'80% e, nell'87% dei casi si tratta di bambine tra i 6 e i 10 anni. Parliamo di una stima potenzialmente inferiore ai dati reali che, secondo l'indagine, sono difficili da quantificare dal momento che le vittima, bambini legati da vincoli familiari ai loro aguzzini, hanno spesso bisogno di un forte sostegno per denunciare. L'obiettivo del Garante per i minori e l'adolescenza della Regione Campania, ora, è creare un database regionale di raccolta dati in modo da individuare più facilmente le giovani vittime e intervenire tempestivamente per sottrarle ai carnefici.

Proprio recentemente le indagini per l'omicidio di Fortuna Loffredo, 6 anni, hanno portato alla scoperta di numerosi casi di abusi sessuali nello stesso contesto in cui è morta la piccola, il rione Parco Verde di Caivano. La concentrazione di casi nelle palazzine popolari della periferia ha fatto salire l'allarme anche sui legami tra il degrado sociale e questo genere di fenomeni. "Abbiamo testimonianze dirette e indirette, che ci sono intere zone quartieri molto critici" in cui "l'abuso sessuale, l'incesto, è elevato a normalita'" "Ci sono quartieri molto critici – ha spiegato Romano – come il quartiere Salicelle ad Afragola, quello di Madonnelle ad Acerra, come tante zone di Napoli, e non ultimo Caivano con i fatti che ben conosciamo"."Vogliamo accendere i riflettori su questo fenomeno – ha concluso Romano – e fare qualcosa che sia non solo un approfondimento ma soprattutto prevenzione e contrasto a un fenomeno che va sicuramente combattuto".

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