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Accoltellò la moglie e si mise a giocare con la Nintendo, il perito: incapace di intendere

È la perizia dei consulenti del Tribunale nel caso di Sandro Pili, l’uomo che il primo dicembre 2014 ferì a coltellate la moglie Pierangela Gareffa e la lasciò morire dissanguata mentre giocava alla playstation nella loro abitazione a Vibonati (Salerno).
A cura di An. Mar.
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È parzialmente incapace di intendere e volere Sandro Pili, l'uomo che il primo dicembre 2014 ferì a coltellate la moglie Pierangela Gareffa e la lasciò morire dissanguata mentre giocava alla playstation nella loro abitazione a Vibonati (Salerno). Sono le conclusioni della perizia di Camillo De Lucia, esperto nominato dal gip del Tribunale di Lagonegro, nel processo con rito abbreviato a carico di Pili. Il perito è stato ascoltato dal stesso giudice, dal pm e dai difensori di parte civile.

L'omicidio di Pierangela Gareffa

L'uomo aveva ferito la moglie, 39enne di origini venezuelane, al culmine di una lite e poi, invece di chiamare i soccorsi, aveva trascorso il tempo a giocare con la Nintendo mentre Pierangela Gareffa moriva dissanguata. All'arrivo delle forze dell'ordine, allertate intorno all'una di notte – 4 ore dopo il ferimento, avvenuto alle 19 e 30 – Pili riferì che la moglie si era ferita cadendo sulla ringhiera di casa. I consulenti si parte civile Antonello Crisci,  Nevio Troisi ed Egidio Errico, però, hanno concordato sulla piena capacità di intendere e volere dell'imputato. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 20 gennaio .

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