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Acerra: bomba nella ditta di onoranze funebri prima dei funerali di don Riboldi, vescovo anti camorra

Nella notte una bomba ha devastato la ditta di onoranze funebri Pacilio, che si trova vicino al Duomo di Acerra. L’attentato, forse un’intimidazione da parte della malavita organizzata, arriva poche ore prima dei funerali di don Antonio Riboldi, storico vescovo di Acerra che per primo combattè apertamente la camorra. Proprio la ditta Pacilio si occuperà del trasporto del feretro del sacerdote al cimitero.
A cura di Francesco Loiacono
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Questo pomeriggio nel Duomo di Acerra si terranno i funerali di don Antonio Riboldi, vescovo di origini brianzole che, inviato in Campania, fu il primo a combattere la camorra. E proprio la malavita organizzata da lui contrastata in vita potrebbe aver voluto lanciare una sfida a poche ore dalla cerimonia, a cui parteciperanno diverse autorità, anche a livello nazionale. Questa notte infatti una bomba ha distrutto la sede delle onoranze funebri Pacilio, che si trova a pochi metri dalla cattedrale dove si svolgeranno le esequie. Particolarmente inquietante la circostanza che sarà proprio la ditta Pacilio a occuparsi del trasporto del feretro del vescovo al cimitero subito dopo i funerali.

È il nono attentato in due anni alla ditta di onoranze funebri

Sulla vicenda, riportata dal quotidiano "Il Mattino", sono in corso le indagini delle forze dell'ordine. Non sarebbe comunque il primo atto intimidatorio nei confronti della ditta. Negli ultimi due anni sono stati ben nove gli attentati subiti dalle onoranze funebri Pacilio: degli ordigni avevano devastato in più circostanze la sede della ditta in via Trieste e Trento, mentre la casa dei titolari in via Volturno era stata bersagliata da diversi colpi di pistola. Episodi che farebbero pensare a vere e proprie intimidazioni, anche se i titolari delle onoranze funebri hanno sempre affermato di non aver mai ricevuto richieste di pizzo.

La battaglia di don Riboldi contro la camorra è ancora attuale

Non risulta un chiaro legame tra i funerali di don Riboldi e l'ultimo attentato di questa notte. Di certo, però, la circostanza che la malavita abbia agito a pochi metri da dove si trova il feretro dell'ex vescovo di Acerra, rimasto a lottare per 21 anni nella città campana e deceduto la scorsa domenica a 94 anni, fa riflettere su quanto le battaglie del sacerdote – che tra l'altro sfidò il boss della Nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo con una storica marcia nel suo quartiere-fortino, Ottaviano – siano ancora attuali e non siano affatto concluse.

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