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Acqua contaminata a Benevento: “Chiudere i pozzi di Campo Mazzone e Pezzapiana”

L’associazione Altrabenevento chiede la chiusura dei pozzi di Campo Mazzone e Pezzapiana in via cautelare, per la presenza nelle acque di tetracloroetilene, una sostanza nociva per l’ambiente e per gli esseri viventi considerata anche un possibile agente cancerogeno dall’Iarc. La decisione nelle prossime ore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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I pozzi di Campo Mazzone e Pezzapiana devono essere chiusi in via cautelare per la presenza nelle acque di tetracloroetilene, una sostanza nociva per l'ambiente e per gli esseri viventi. E' la richiesta dell'associazione Altrabenevento, che ha denunciato la contaminazione dei due serbatoi che riforniscono la parte bassa della città di Benevento. Su loro sollecitudine, quest'oggi l'Ufficio Ecologia della Regione Campania ha segnalato la necessità di chiudere i due pozzi in via cautelare al sindaco del capoluogo sannita, Clemente Mastella.

La società Acea-Gesesa, che gestisce il servizio idrico in zona, ritiene però che si tratti di un allarme ingiustificato, nonché che la chiusura dei pozzi farebbe sì che i rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico resterebbero senz'acqua. E tuttavia, l'associazione Altrabenevento sottolinea che solo la chiusura degli stessi, fornendo invece ai cittadini l'acqua del Biferno, possa essere l'unica strada da intraprendere. La decisione finale verrà presa con ogni probabilità nelle prossime ore.

Che cos'è il tetracloroetene

Il tetracloroetene è una sostanza pericolosissima per l'ambiente e per gli esseri umani. Si tratta infatti di un composto scarsamente biodegradabile che viene utilizzato anche come solvente per lo sgrassaggio dei metalli, nonché nelle industrie chimiche e farmaceutiche. E' nocivo già sia in caso di esposizione ad esso, visto che dissolve i tessuti adiposi causando così irritazione della pelle, nonché in caso di inalazione, visto che può agire come depressivo del sistema nervoso centrale. Inoltre, in base a studi recenti sembrerebbe che l'esposizione cronica al tetracloroetene (disciplinato dalle leggi italiane come "rifiuto pericoloso" e che non può e non deve essere smaltito nelle fogne) aumenti il rischio di cancro, rientrando così come possibile agente cancerogeno da parte dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc).

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