Affari con i Casalesi: arrestati 6 dirigenti della Coop Concordia. Indagato ex senatore Pd
La Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha notificato otto ordinanze cautelari nell'ambito dell'inchiesta sulla metanizzazione di sette Comuni del Casertano, realizzata dalla Cooperativa di produzione lavoro Concordia. Secondo la procura, la cooperativa, già al centro di una vicenda giudiziaria per presunte mazzette pagate a Ischia per lavori di metanizzazione dell'isola, avrebbe ottenuto gli appalti grazie all'intervento della camorra, nello specifico del clan dei Casalesi.
Tra i destinatari delle ordinanze l'ex presidente della cooperativa, R.C., già ai domiciliari e l'ex responsabile commerciale della società P. C., accusati di concorso esterno in associazione camorristica. In carcere sono finiti anche gli imprenditori A. P. e C. S., considerati i referenti locali dei Casalesi. Ai domiciliari invece l'ex responsabile di esercizio della Cpl P. M. e l'ex responsabile di cantiere G. L.
Affari con i Casalesi per la Cpl Concordia: indagato ex senatore
Nell'inchiesta – 14 in tutto gli indagati – sarebbe coinvolto anche un politico, l’ex senatore dei Ds e componente della commissione Antimafia Lorenzo Diana. Secondo i pubblici ministeri a capo del fascicolo, Cesare Sirignano e Catello Maresca, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, Diana avrebbe fatto ottenere gli appalti alla Cpl Concordia in cambio dell'assunzione del figlio. L'ex parlamentare sarebbe indagato per concorso esterno in associazione camorristica, me nei suoi confronti non è stata chiesta la misura cautelare.
Venerdì mattina l'ex senatore Diana, attuale presidente del Caan (Consorzio agro alimentare di Napoli), è stato però raggiunto da un divieto di dimora in Campania e dalla misura interdittiva dall'esercizio di pubblici uffici o servizi nell'ambito di una diversa indagine, nella quale è accusato di abuso di ufficio in concorso con il sostituto procuratore della Federcalcio Manolo Iengo. L'inchiesta riguarda una presunta falso certificato chiesto da Diana a Iengo per favorire la partecipazione del figlio di Diana a corsi da dirigente della Figc. Intervistato dall'Ansa, l'ex senatore ha detto: "Non ho letto ancora il provvedimento e cosa mi si addebita. Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte".