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Afragola, bullismo: 15enne picchiata dalle compagne di classe operata

Grave episodio di bullismo ad Afragola, dove una ragazza di 15 anni è stata picchiata da una compagna di classe che le ha provocato una grave frattura facciale e nasale, costringendola a subire un delicato intervento ricostruttivo all’ospedale del Mare. L’aggressione sarebbe stata preceduta da violenti litigi e minacce, forse per un ragazzo conteso.
A cura di Valerio Renzi
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Un grave episodio di bullismo è avvenuto ad Afragola, in provincia di Napoli, dove una ragazza di 15 anni è stata costretta a subire un'operazione chirurgica al viso, dopo essere stata violentemente aggredita da un gruppo di compagne di classe. I fatti risalgono allo scorso 27 aprile, ma la vicenda è emersa solo in queste ore. Secondo quanto denunciato dai genitori della minorenne, questa sarebbe stata aggredita da una coetanea in una strada della cittadina, mentre passeggiava con la sorella.

Spintonata, insultata e presa a calci una volta caduta a terra, ha riportato una grave frattura nasale che l'ha costretta ad un delicato intervento ricostruttivo per il violentissimo trauma subito. Da quanto si apprende nei giorni precedenti, anche a scuola, tra le due ragazzine ci sarebbero stati alterchi e litigi, proseguiti anche con messaggi e insulti in chat. Al centro una ragazzo conteso, una gelosia che si è trasformata in violenza in mezzo alla strada. Sull'episodio è stata aperta un'indagine per accertare la dinamica esatta e le responsabilità in quanto accaduto.

"È stato eseguito un intervento di alta specializzazione che riconferma come l’Ospedale del Mare stia mettendo in campo tutte le sue eccellenze per diventare il punto di riferimento dell’assistenza a Napoli- ha dichiarato Mario Forlenza, direttore generale dell’Asl Napoli 1 a il Mattino che per primo ha raccontato la vicenda – voglio complimentarmi con l’equipe che non si è limitata ad un servizio tecnico ma, comprendendo il carico emotivo della vittima, ha messo in campo anche un’attenzione alla condizione psicologica della paziente che in casi come questo riteniamo necessaria”.

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