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Afragola, cadaveri mutilati e interrati: arrestati i due responsabili

Lo scorso 16 febbraio, in una zona isolata di Afragola (Napoli), furono ritrovati, interrati nel terreno, i cadaveri mutilati di due pregiudicati, avvolti in dei sacchi di plastica. A distanza di 5 mesi, la Squadra Mobile di Napoli avrebbe individuato ed arrestato i responsabili.
A cura di Valerio Papadia
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Fece scalpore, suscitando anche un certo orrore, il ritrovamento, il 16 febbraio del 2017, di due sacchi di plastica occultati in un terreno in una zona isolata di Afragola, nella provincia di Napoli. La notizia più orripilante è che, al suo interno, furono ritrovati i cadaveri mutilati di due uomini, due pregiudicati dei quali si erano perse le tracce dal 31 gennaio scorso. Quest'oggi, la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito du ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Tribunale di Napoli e dal Tribunale per i Minori su richiesta della locale Dda, nei confronti di due ragazzi, ritenuti i responsabili degli efferati omicidi. Uni dei due fermati, all'epoca dei fatti, era minorenne.

Il ritrovamento dei cadaveri

Come detto, era il 16 febbraio del 2017 quando, in una buca profonda meno di un metro, furono ritrovate le buste di plastica con i resti di Luigi Rusciano, 53 anni e Luigi Ferrara, 43 anni. Secondo le indagini della Questura di Napoli, andate avanti fino ad oggi, i due, già noti alle forze dell'ordine, erano considerati i ras del contrabbando di sigarette, attività molto redditizia per i clan e che potrebbe aver infastidito qualcuno. Secondo quanto riferirono gli esami autoptici effettuati sui resti dei due cadaveri, Rusciano e Ferrara furono fatti a pezzi, molto probabilmente segati, mentre entrambi erano ancora in vita.

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