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Afragola, continua la guerra per il pizzo, nella notte distrutta agenzia funebre

Alle tre di stanotte un ordigno di grandi dimensioni ha distrutto l’agenzia di pompe funebri Salomone ad Afragola. La camorra continua a mettere bombe contro i commercianti della zona, in un anno 25 attentati.
A cura di An. Mar.
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Continua la scia di violenza del racket delle estorsioni nella provincia a nord di Napoli. Il territorio di Afragola sembra essere diventato il centro nevralgico della pressione dei clan camorristici sugli esercizi commerciali. Ad essere presa di mira nella notte ancora una volta una agenzia di pompe funebri finite ormai al centro del mirino delle richieste estorsive dei clan. Intorno alle tre di stanotte una bomba di notevole potenza ha completamente la sede dell'agenzia di servizi funebri Salomone in corso De Gasperi. Il boato dell'esplosione è stato avvertito in un raggio di oltre mezzo chilometro dal luogo dell'attentato. In frantumi le suppellettili e la porta di ingresso dell'agenzia. Sull'ennesimo attentato indaga la polizia del commissariato di Afragola diretta dal vice questore Sergio Di Mauro. Ad aiutare gli inquirenti ci sarebbero le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza che avrebbero immortalato l'attentatore mentre sistema l'ordigno davanti al portone di ingresso dell'agenzia.

Dallo scorso anno ad oggi sono stati 25 gli attentati esplosivi legati al racket delle estorsioni tra i comuni limitrofi di Afragola e Casoria alle porte della periferia nord di Napoli. Una spirale di violenza camorristica che sta seminando il panico tra i commercianti della zona sempre più intimoriti dalle bombe e dalla possibilità di ritrovarsi il negozio distrutto se non ci si piega al pizzo della camorra. L'ultimo attentato ad una agenzia di pompe funebri ad Afragola risale ad un mese fa quando venne distrutta un altra agenzia colpita da un ordigno di grandi dimensioni con ben 5 chilogrammi di esplosivo. Appena dieci giorni fa invece, sempre ad Afragola ad andare distrutto fu un negozio di arredi sacri colpito sempre da un ordigno. I commercianti colpiti dagli attentati pero' continuano a sostenere di non aver mai ricevuto richieste di estorsioni o minacce. Insieme alle bombe della camorra persiste un muro di omertà che di certo non aiuta gli inquirenti.

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