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Afragola, il bimbo autistico escluso dalla recita di Natale non è tornato a scuola

Non è tornato a scuola Andrea, il bambino di 7 anni, con sospetto autismo, che era stato escluso dalla recita di Natale in un istituto paritario di Afragola, nella provincia di Napoli. La madre del bambino ha dichiarato che sono state fatte promesse sulla situazione del figlio, e che la decisione di non mandarlo a scuola è legata al fatto che vengano mantenute.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Durante le feste, aveva fatto scalpore la vicenda di Andrea, il bambino di 7 anni, con sospetto autismo, escluso dalla recita di Natale della sua scuola, un istituto paritario di Afragola, nella provincia di Napoli e continua a far parlare: il piccolo, infatti, non è tornato a scuola alla ripresa delle lezioni. La madre del piccolo, infatti, ha fatto sapere che sono state fatte promesse in merito alla situazione scolastica del figlio e che Andrea tornerà sui banchi di scuola se queste verranno mantenute. "Da alcuni giorni siamo in contatto con le istituzioni locali che, nonostante le festività, si stanno muovendo per mio figlio" ha dichiarato la donna.

"Stiamo cercando tutti insieme di trovare la giusta soluzione – ha aggiunto la madre di Andrea – per un rapido inserimento del mio piccolo in una scuola adeguata per dargli ogni tipo di assistenza di cui ha bisogno e non come succedeva in quella precedente, dove oltre a essere stato emarginato non veniva trattato adeguatamente, per non parlare delle lotte fatte ogni volta per avere le fatture della retta e delle divise che comprammo e dopo non ci furono fatturate, di questo ovviamente se ne occuperanno gli organi competenti". "Non mi fermerò – conclude la donna – andrò avanti fino a quando non avrò giustizia per mio figlio e tutti gli altri bambini che vivono la sua stessa condizione, in una telefonata la dirigente disse che la maestra aveva sbagliato a pubblicare la lista e che per questo l'aveva ripresa, successivamente ha dichiarato ai media che non avevano fatto nulla per chiederci scusa. Mi pare ci sia un po' confusione".

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