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Afragola (Napoli): chi guida la bici si affida alla Madonna contro i pirati della strada

Chi va in bicicletta ad Afragola si affida alla Madonna per salvarsi dai pirati della strada, statuette dinanzi al manubrio come nelle auto. Borrelli e Simioli: “L’ultima speranza dei ciclisti dinanzi agli automobilisti indisciplinati è l’aiuto dall’alto. Serve maggiore attenzione sul tema, incidenti all’ordine del giorno”.
A cura di Redazione Napoli
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Statuine della Madonna montate sulla parte anteriore delle biciclette: è quanto si vede per le strade di Napoli ed immortalate dal giornalista afragolese Antonio Iazzetta. Foto che hanno subito suscitato scalpore ma che fanno anche riflettere: quasi come se i ciclisti si affidassero a lei per "sopravvivere" tra le strade partenopee, da sempre congestionate per il troppo traffico e dove i pericoli per chi gira sui mezzi a due ruote (sia a pedali sia a motori) sono tantissimi. "Ormai, dinanzi ai pirati della strada, non resta che votarsi alla Madonna", ha spiegato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che ha ripreso le immagini di Antonio Iazzetta e parlato del problema dei ciclisti per le strade di Napoli e provincia.

L'ultimo caso appena a maggio, quando Catello Manzo, un uomo di 69 anni, era deceduto dopo tre mesi di ricovero: Manzo era stato investito lo scorso febbraio a Castellammare di Stabia, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. L'uomo è morto all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato in condizioni critiche e dove era rimasto per tre mesi. Anche in quel caso, si era trattato di un incidente dovuto ad un pirata della strada, che dopo averlo investito era scappato.

"Purtroppo il tema della sicurezza stradale dei ciclisti è quanto mai attuale", ha spiegato il consigliere regionale intervenuto nel programma radiofonico La Radiazza, in onda su Radio Marte e condotto da Gianni Simioli. " Gli incidenti causati dalla disattenzione o dall'inciviltà sono all'ordine del giorno. Serve una rinnovata sensibilità da parte degli automobilisti. Chi va in bicicletta deve essere tutelato e rispettato. Anche perché usa un mezzo eco-sostenibile e non inquinante per muoversi".

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