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Aggressione in piazza Dante, 21enne accerchiato e picchiato da baby gang

Un giovane di 21 anni è stato ferocemente aggredito giovedì sera da un gruppo di coetanei, sconosciuti, che lo hanno fermato con un pretesto e lo hanno preso a calci e pugni. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 22.30 in piazza Dante, nel centro città, il ragazzo è stato medicato in ospedale e ha riportato un trauma cranico per i colpi ricevuti.
A cura di Nico Falco
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Lo hanno agganciato con la solita scusa, col pretesto classico per provocare una sua reazione: "Mi stai guardando". Lui ha negato, ha spiegato che si stavano sbagliando, ma non è servito: gli sono saltati addosso in sei e lo hanno pestato in gruppo. L'aggressione risale alle 22.30 circa di ieri sera, giovedì 9 maggio, ed è avvenuta in un punto centralissimo di Napoli: piazza Dante. Il giovane, 21 anni, figlio di un medico napoletano e di una signora russa, è stato medicato al Pronto Soccorso del Cto; i medici hanno riscontrato ematomi e contusioni ma soprattutto un trauma cranico che ha richiesto ulteriori accertamenti diagnostici. Lo denuncia il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, a cui si è rivolta la famiglia. Il ragazzo è stato dimesso ma sul viso e sul corpo porta ancora evidenti i segni della violenta aggressione.

"Ringrazio Dio che sia vivo – dice la madre, Oksana – quando l'ho visto aveva dei segni sotto al collo come se l'avessero strangolato. È un miracolo che sia ancora qui con noi. Siamo di fronte a un'assurdità, è inconcepibile che un ragazzo di 21 anni che esce a fare una passeggiata in piazza Dante torni a casa in queste condizioni".

Per Borrelli quest'ultima aggressione conferma quanto denunciato da tempo: di notte le strade di Napoli sono insicure e, in particolar modo nel centro storico, sono frequenti gli episodi di violenza e di teppismo. "Piazza Dante è presidiata dai militari – continua Borrelli – ancora una volta la presenza dell'Esercito si rivela inefficace. Occorre investire sulle forze dell'ordine. Stiamo ancora aspettando i rinforzi promessi dal ministro dell'Interno Matteo Salvini".

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