Aggressione omofoba a Napoli: ragazzo di 16 anni insultato e picchiato per la sua camicia sgargiante
Insultato e poi picchiato per "colpa" di una camicia dai colori sgargianti. È quanto sarebbe successo due giorni fa a Napoli, alla Villa Floridiana, ai danni di un ragazzo di 16 anni. Insultato con epiteti omofobi e poi malmenato da un uomo sulla trentina per il solo fatto di indossare un capo d'abbigliamento troppo colorato. A dare notizia della "ennesima e vile aggressione omofoba" è stata l'assemblea transfemminista di "Non Una di Meno-Napoli" sulla propria pagina Facebook. Questo il racconto della vittima dell'aggressione: “Ero in compagnia di mio cugino, stavamo uscendo dalla Floridiana, quando sul viale principale incrociamo un ragazzo sulla trentina, che senza nessun tipo di interazione, inizia ad insultarmi per la mia camicia, poi mi da’ del ricchione – Io non gli do retta, non rispondo perché la mia camicia è favolosa, e continuo a camminare. Lo stronzo però mi raggiunge e con uno schiaffo seguito da un pugno, mi manda a terra e inizia a colpirmi ripetutamente con calci mentre urlava TU NON SAI CHI SONO IO, TI SPARO E TI FACCIO MORIRE QUA A TERRA! Tutto questo davanti a delle persone che non intervengono. L’unica cosa che sanno dire è: non lo prendere a calci, che poi si rompe. A quel punto mi intima di andarmene e così faccio, sperando che mio cugino sia lontano, si sia salvato almeno lui".
Sull'episodio si è espresso anche Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli: "Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza concreta al ragazzo vittima di violenza e odio e ringraziamo ‘Non Una di Meno – Napoli’ per la denuncia pubblica. I fatti raccontati ci spingono ancora una volta a chiedere l’immediata discussione della legge regionale contro l’omofobia, imperdonabilmente ferma da troppo tempo alla sesta Commissione Regionale presieduta dall’esponente del Partito Democratico, Tommaso Amabile. Invitiamo tutte le cittadine tutti i cittadini libere/i a fare fronte comune contro l’intolleranza e l'odio sabato 30 giugno a Pompei per il Pride. Solo l’alleanza tra le forze democratiche, civili, libere di questo paese – ha concluso Sannino – può creare un argine vero alla deriva violenta, razzista, misogina, e omotransfobia nel nostro Paese. Occorre da subito ripartire nelle scuole e tra i giovanissimi per ricostruire una nuova cultura dell’inclusione e del rispetto di tutti e di tutte".