Duplice omicidio a Melito. Ferito anche il nipote del boss Amato

Sparatoria a Melito. Il corpo di un uomo senza vita è stato trovato dai carabinieri in via Giulio Cesare a Melito, nel Napoletano, dove, all'interno di un appartamento al quarto piano di una palazzina, hanno trovato il cadavere. Si tratta di Alessandro Laperuta, 32 anni, già noto alle forze dell'ordine e ritenuto contiguo al clan Amato-Pagano. I militari hanno trovato e soccorso anche un ferito, Nouvo Mohammed classe '86, pregiudicato di nazionalità marocchina considerato contiguo al clan camorristico Amato-Pagano, attivo nella periferia nord di Napoli. L'uomo è stato trasportato all'ospedale "San Giuliano" di Giugliano in Campania, a pochi chilometri da Melito, dove è deceduto poco dopo per una ferita alla testa da un proiettile. I carabinieri, che indagano sul caso, erano arrivati dopo una segnalazione di spari in quell'abitazione.

Nello stesso ospedale è poi arrivato un 15enne imparentato con elementi di spicco del clan Amato-Pagano. Il ragazzo è il nipote del boss Raffaele Amato e figlio dell'altro boss Cesare Pagano, ed è giunto in qualche modo all'ospedale San Giuliano di Giugliano dove è stata medicato per una ferita all'addome. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti Laperuta sarebbe stato colpito al torace mentre era affacciato al balcone. Il sangue è colato sul tendone parasole del balcone del piano di sotto. Sull'episodio indagano i carabinieri. Tra le piste battute dagli investigatori non si esclude quella di un regolamento di conti nella malavita locale. Lo scorso maggio un altro cruento omicidio di camorra ebbe luogo proprio a Melito: Giovanna Arrivoli, detta Giò, fu giustiziata a colpi di pistola.