Agli Scavi di Pompei in mostra il bracciale d’oro ritrovato sotto la lava
Oggetti, monili, gioielli e preziosi che testimoniano la vita a Pompei prima e durante l'eruzione del Vesuvio che, nel 79 d.C., distrusse la fiorente città romana, insieme a Ercolano e Stabia. È stata inaugurata questa mattina dal direttore degli Scavi di Pompei Massimo Osanna, la mostra "Tesori sotto i lapilli: arredi, affreschi e gioielli dall'Insula Occidentalis", in scena fino al 31 maggio del 2018 all'Antiquarium. La mostra offre la possibilità di visitare arredi, affreschi parietali e oggetti preziosi di una delle ville più ricche e belle dell'Insula Occidentalis – la porzione all'estremità occidentale dell'antica città romana – ovvero la "Casa del Bracciale d'Oro" – da anni chiusa al pubblico per lavori di restauro e manutenzione – chiamata così perché al suo interno, al polso di una delle vittime della lava del Vesuvio, fu ritrovato un bracciale d'oro, tra i più preziosi manufatti dell'intero sito archeologico.
Il bracciale d'oro, trovato al polso di una delle vittime
Nell'ambito della mostra, ovviamente, si potrà ammirare anche il bracciale d'oro che dà il nome alla domus. Si tratta di un manufatto di oltre mezzo chilo di peso (610 grammi) indossato da una delle vittime dell'eruzione che cercava di sfuggire al suo nefasto destino e ritrovato perfettamente conservato ancora al polso del malcapitato – o, più presumibilmente, della malcapitata. Sul bracciale sono raffigurati due serpenti che, nelle loro fauci, stringono un disco con il busto della Dea Selene. La Dea ha il capo coronato da una mezzaluna, sormontata da sette stelle, e stringe tra le braccia alzate al cielo un velo sottile.