Al cimitero per la figlia scomparsa le rubano la borsa: ritrovata grazie ai social network
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La mamma di Chiara, una giovane scomparsa a 30 anni, si era recata al cimitero di Avellino come fa quasi tutti i giorni, per portare dei fiori freschi sulla lapide della figlia. Un dolore incredibile, che trova un briciolo di sollievo in quel gesto quotidiano. Poi lo scorso 10 gennaio succede l'incredibile: mentre è chinata per sistemare i fiori nei vasi, qualcuno le ruba la borsa, all'interno il cellulare di Chiara con delle foto da un enorme valore affettivo.
Così l'appello dei familiari su Facebook per la restituzione del telefono:"Al cimitero di Avellino è stata rubata una borsa che conteneva un telefono che ha un valore affettivo inestimabile, perché apparteneva alla ragazza della foto che, purtroppo, non c'è più ed era custodito gelosamente dalla sua mamma, che, come tutti i giorni, era andata a trovarla al cimitero. Non ci interessa sapere chi lo ha sottratto e perché lo ha fatto, ma chiediamo di riparare al gesto".
"Non vogliamo commentare un gesto che si commenta da solo per il luogo e le modalità con cui si è consumato…ma, visto che il valore economico è irrisorio – prosegue l'appello – cerchiamo di parlare al cuore di chi ha compiuto questo gesto e chiediamo soltanto di farci avere il telefono in qualsiasi modo, facendo un passo indietro e riparando in parte al deprecabile gesto: contattandoci (anche in forma anonima) o consegnandolo a carabinieri o polizia. Siamo anche disposti a ricompensare chi ci aiuta a reperire questo telefono".
Alla fine la campagna via social network ha dato l'effetto sperato e, dopo centinaia di condivisioni del post, il telefonino è stato restituito. Il ringraziamento del fratello di Chiara Emiliano a tutti quelli che si sono dati da fare: "Ora come ora ci tengo a dire: grazie di cuore a tutti per il vostro impegno. Un grazie a tutti voi amici che avete condiviso e avete dato vita a un “terremoto” per diffondere la notizia…grazie perché avete permesso a mia madre di riavere un oggetto all’apparenza così insignificante e comune ma per lei speciale e prezioso! Sono sicuro che mia sorella è fiera di tutti voi come lo sono io!”.