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Al Rione Sanità va in scena “Tur de Vasc'”: il teatro itinerante che prende vita nei ‘bassi’

Due weekend nei ‘bassi’ napoletani, i cosiddetti “vasci”. Si tratta dell’ultimo progetto targato “Nuovo Teatro Sanità” e diretto da Carlo Geltrude. Una serie di spettacoli itineranti che andranno in scena nel ventre del Rione Sanità. Gli abitanti del quartiere apriranno la porta agli spettatori, guidandoli alla scoperta di questi palcoscenici reali, tanto amati da Eduardo De Filippo.
A cura di Titti Pentangelo
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Il "Vascio" napoletano non è soltanto un normale basso. Definirlo appartamentino di uno o due vani al piano terra di un palazzo non gli renderebbe giustizia. Troppo didascalico, banalmente riduttivo. Il "Vascio" è storia, simbolo di povertà ma anche di un'umanità viva e ricca di sentimenti. Chi abita in questi bassi napoletani è abituato a mangiare nella stessa stanza dove dorme, ad essere costantemente per strada anche se nascosto dietro ad una parete. Memorabile la descrizione che ne fece la scrittrice Matilde Serao, che visse per alcuni anni in un basso di Piazzetta Ecce Homo:

Case in cui si cucina in uno stambugio, si mangia nella stanza da letto e si muore nella medesima stanza dove altri dormono e mangiano; case i cui sottoscala, pure abitati da gente umana, rassomigliano agli antichi, ora aboliti, carceri criminali della Vicaria.

E, non a caso, i vasci furono anche tra le ambientazioni preferite di tante commedie del drammaturgo Eduardo De Filippo. E in una città che, pur aggiornandosi costantemente non smette di rimanere ancorata alla sua storia, non stupisce che non abbiano smesso di stuzzicare l'immaginazione di tanti artisti. Si chiama proprio "Tur de Vasc'", ossia "tour dei vasci", il nuovo progetto targato "Nts" (Nuovo Teatro Sanità) con il sostegno di "Fondazione di Comunità San Gennaro", ideato e diretto da Carlo Geltrude. Uno spettacolo itinerante che porta gli spettatori nel ventre del Rione Sanità per scoprire quel che avviene in questi palcoscenici reali, capaci di arricchire la messinscena con storie e atmosfere reali.

Il Rione Sanità diventa palcoscenico teatrale

Il tour prende il via sabato 18 e domenica 19 maggio (ore 20.30) con "La bolletta" di Mario Gelardi, una storia delicata che affronta il tema del gioco d’azzardo, interpretata da Laura Borrelli e Luciano Saltarelli. A seguire "Mastini" di Elvira Buonocore, con Vincenzo Antonucci e Mariano Coletti. Al centro del racconto le fragilità di quei giovani costretti a diventare adulti anzitempo. Infine, "Vendesi" di Marina Cioppa, una storia cruda e spietata tra due classi sociali che si incontrano, interpretata da Daniela De Vita e Gennaro Maresca. La drammaturgia è stata affidata ai giovani autori del progetto "Scritture di scena", guidato da Mario Gelardi e riconosciuto dal Mibac come attività di formazione. Ogni replica sarà divisa in tre turni: il primo alle 20.30, il secondo alle 20.45 e il terzo alle 21.00.

Gli spettatori saranno guidati dagli "accompagna-tur" Vincenzo Antonucci e Gaetano Migliaccio. Il progetto prosegue il weekend successivo, sabato 25 e domenica 26 maggio (ore 20.30), con la seconda sessione, in cui le storie raccontate prendono spunto da alcuni atti unici di Anton Čechov, rivisti per essere ambientati nei bassi della Sanità. Si comincia con "Sali e Tabacchi" di Michele Brasilio, ispirata a "I danni del tabacco" e interpretata da Sergio Longobardi e Alessio Galati. Poi andrà in scena "‘O Spusalizio" di Noemi Giulia Fabiano, ispirato a "Domanda di matrimonio", con protagonisti Agostino Chiummariello e Anna De Stefano. La sessione "Čechov dint' ‘o vasc'" termina con Lalla Esposito e Riccardo Ciccarelli interpreti de "L’orso", ripensato da Gennaro Esposito.

Gli abitanti dei "vasci" aprono la porta agli spettatori

Le storie saranno ambientate in "vasci" realmente abitati, quelli che alcuni abitanti del quartiere hanno messo a disposizione, come spiega Carlo Geltrude:

Ho pensato questo format che coinvolge sia attori scelti tra i giovani della compagnia del teatro che attori di esperienza, per creare una connessione tra la vita quotidiana del Rione Sanità, i suoi abitanti e il teatro — quello contemporaneo e quello classico —, che riesce ancora a parlarci. Il basso napoletano rappresenta un universo spesso imprevedibile, che va al di là di ogni preconcetto e, grazie alla forza del teatro, degli attori e della parola, abbatte ogni differenza sociale e culturale. Il progetto, inoltre, ha ricevuto il sostegno fondamentale della Fondazione di Comunità San Gennaro che, mediante i suoi operatori, ha permesso l’incontro con i protagonisti di questo progetto: Bakalù, Pinuccia, Doruccia, Enzuccio e Tina hanno messo a disposizione le loro case permettendo al pubblico di godere di un’esperienza unica."Tur de Vasc'" è inoltre sponsorizzato da quattro esercenti della rete di commercianti del quartiere: una pasticceria, una macelleria e due pizzerie.

E come sottolinea anche l'attore Gennaro Maresca: "Questa volta il Teatro Sanità si spinge oltre, porta il teatro fin dentro le case, i bassi. Calarsi completamente nel ruolo e nella situazione stimola il pubblico a sentirsi il vero e proprio occhio che spia. Molto emozionante davvero, Carlo Geltrude esplode di energia e il cast tutto insieme a lui".

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