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Al via il condono della case abusive costruite nella zona rossa del Vesuvio

Dopo un accordo tra Pd e Forza Italia, il consiglio regionale della Campania ha sbloccato le richieste di condono edilizio delle case abusive costruite nella zona rossa del Vesuvio, quella a maggior rischio in caso di eventuale eruzione del vulcano. Decade, così, la legge regionale del 2003 con la quale si diceva no alle sanatorie per gli edifici abusivi.
A cura di Valerio Papadia
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Il verde che torna a colorare il Vesuvio, immortalato nel pomeriggio del 30 maggio 2019. [Foto / Fanpage.it]

Un emendamento destinato a far discutere: dopo un accordo tra Pd e Forza Italia, il consiglio regionale della Campania ha dato il via al condono edilizio per le case abusive costruite nella zona rossa del Vesuvio, quella a più alto rischio in caso di eruzione del vulcano partenopeo: sono almeno 30mila le sanatorie che partiranno dunque nei prossime mesi per le case abusive e che, fino ad ora, erano state bloccate. Una legge della Regione Campania del 2003, infatti, aveva posto il divieto a nuove edificazioni nei Comuni inseriti nella zona rossa; grazie al nuovo emendamento, che modifica la legge, invece "il divieto non si applica agli edifici residenziali per i quali risultino pendenti procedimenti per il rilascio di permesso di costruire in sanatoria ai sensi delle leggi del 1985 e del 1994".

In più, una sentenza del Consiglio di Stato del luglio del 2018 aveva categoricamente vietato l'ipotesi di sanatoria per gli immobili abusivi; addirittura, si paventava l'ipotesi dell'abbattimento. "I cittadini della zona rossa del Vesuvio riacquistano un loro diritto. Non si tratta di dare il via libera a nessuna nuova volumetria, ma una risposta certa alla richiesta di condono. Ci sono cittadini che pur avendo pagato, fino ad ora non hanno mai visto esaminate le proprie pratiche" ha dichiarato Mario Casillo, capogruppo del Pd in Campania. Soddisfatto anche Armando Cesaro di Forza Italia: "Si tratta di una norma per fare chiarezza approvata solo grazie alla presenza seria e concreta del centrodestra, visto che come al solito la maggioranza non aveva i numeri".

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