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Al Vomero tre strade intitolate a Sergio Bruni, Roberto Murolo e Renato Carosone

Domani alle 16.30 l’inaugurazione: presente anche il sindaco De Magistris. La nuova toponomastica rende omaggio a tre dei maggiori cantautori napoletani del secolo scorso.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tre nuove strade dedicate ad altrettanti cantautori della musica napoletana. Domani, mercoledì 14 marzo, ci saranno dunque due nuove rotonde dedicate a Sergio Bruni e Roberto Murolo, mentre contestualmente ci sarà anche l'inaugurazione di un largo dedicato a Renato Carosone. Tutte e tre le nuove denominazioni si trovano al Vomero, nei pressi della fermata della metropolitana di Piazza Quattro Giornate. La "cerimonia" si terrà domani alle 16.30: presente anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

La confluenza tra via V. Gemito e via G. Rossini prenderà il nome di Sergio Bruni, il cantautore di Villaricca (classe 1922) scomparso nel 2003. Tantissimi i successi a cui aveva prestato la voce: da "Vieneme ‘nzuonno" a "Te voglio bene assaje", la cui versione viene considerata la più bella di tutti i tempi, passando per "Fenesta Vascia" e "La Rumba degli scugnizzi". Un repertorio vastissimo, che compete con quello di un altro gigante della musica napoletana, Roberto Murolo.

A quest'ultimo sarà invece dedicata la confluenza tra Via G. Rossini e Via G. Paisiello. Murolo, classe 1912, è scomparso nel 2003 anche lui come Bruni, è probabilmente il nome più noto in assoluto per quanto riguarda la musica napoletana. Le sue opere sono sterminate, così come i suoi capolavori: assieme a Bruni e Carosone, fa parte del trio di assoluti protagonisti del dopoguerra musicale italiano, con le sue canzoni trasmesse praticamente in tutto il mondo, con successi strepitosi anche negli Stati Uniti.

E proprio Renato Carosone "chiude" l'elenco toponomastico: a lui verrà dedicato un largo, nella confluenza tra Via G. Paisiello e Via G.Doria. Anche per Carosone i complimenti si sprecano: da "Torero" a "Caravan petrol", passando per "Tu vuò fà l'americano", "o sarracino", "Maruzzella", e via dicendo, Carosone ebbe un successo strepitoso anche negli Stati Uniti, come forse nessun altro prima e dopo di lui. Tra l'altro, fu l'unico, assieme a Domenico Modugno, a vendere dischi negli Stati Uniti senza cantare in inglese.

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