Alberi secolari abbattuti in via Manzoni, infuria la polemica
Il consigliere comunale dei Verdi, Carmine Attanasio, ha denunciato il taglio di 36 alberi quasi secolari che da circa novant'anni fanno ombra al tratto finale di via Manzoni. "Sembra che la decisione del taglio sia stata determinata da una perizia che li certifica pericolosi per la pubblica incolumità" afferma in una nota Carmine Attanasio che già ieri aveva rivolto un appello al Sindaco Luigi de Magistris affinché fosse immediatamente bloccato l'abbattimento. "La problematica delle radici dei pini che deformano la sede stradale, continua Attanasio, si è evidenziata nella sua drammaticità fin dall'anno 2007 e già nel 2008 furono decapitati i primi alberi in via Manzoni e in via Boccaccio, per non parlare del parco Virgiliano dove il taglio degli alberi ha riguardato decine e decine di essenze arboree mai poi ripiantate, solo tra ieri ed oggi si è registrato il taglio di sei alberi di cui uno sicuramente secolare. Quest'ultimo –denuncia l'esponente dei Verdi – a dire di un operaio della ditta che ha eseguito il taglio e dalle foto scattate, pur essendo stato colpito da un fulmine non aveva danni tali che ne giustificassero l'abbattimento".
Altri tre alberi sono stati poi tagliati in via Manzoni tra ieri ed oggi. "Ricordo che già all'inizio del 2012 in qualità di allora presidente della commissione ambiente mi ero recato con i commissari in via Manzoni per chiedere urgenti provvedimenti a tutela del patrimonio arboreo di quella zona, ma il sopralluogo fu snobbato dall'assessore all'ambiente Tommaso Sodano, che ritenne l'allarme infondato e non degno di attenzione, così poi fino ai giorni nostri dove i miei appelli d'inserire fondi in bilancio per la messa in sicurezza degli alberi e della sede stradale sono rimasti lettere morta". "Sodano – attacca Attanasio –è diventato l'Attila degli alberi della nostra città e davanti al minimo dubbio sulla staticità di un albero da l'immediato assenso all'abbattimento, penso che assieme a qualche suo collaboratore indagato dalla magistratura per la morte di via Aniello Falcone non abbia più la serenità per svolgere questo ruolo. Stamani assieme ad Ilenia Incoglia ho telefonato all'assessore alle strade Mario Calabrese ed insieme gli abbiamo suggerito di rendere la parte finale di via Manzoni a senso unico e di creare un senso circolatorio con salita dal Casale di Posillipo al fine di allargare lo spazio a disposizione dei Pini e per impedire la sosta delle auto sulle radici degli alberi che hanno ormai invaso la sede stradale da entrambi i lati".
La replica di Sodano: "Gli alberi erano a rischio"
“Nella città di Napoli e in tutte le grandi città non sempre si sono messe a dimora le essenze arboree compatibili con la struttura urbana e con il territorio ma a noi oggi spetta il compito di tutelare le essenze che ci sono e provare a non sbagliare per il futuro nella messa a dimora di nuovi alberi. La città di Napoli non è dotata della mappa del patrimonio arboreo presente ed è per questo che abbiamo fortemente voluto il censimento con scheda analitica di ogni albero della città (operazione che partirà a giorni) in modo da conoscere la tipologia, lo stato di salute degli alberi in città e poter predisporre una corretta manutenzione del patrimonio arboreo. A fianco a questo abbiamo fatto fare per la prima volta a Napoli il VTA (visual tree assessment) , un’analisi accurata fatta da personale specializzato e supportato da attrezzature all’avanguardia su oltre 450 alberi nella zona di Posillipo (via Manzoni, via Virgilio e via Boccaccio) per verificare la condizione sanitaria e statica su cui basare gli interventi di manutenzione scrupolosa degli alberi".
"Da questa rigorosa analisi fatta da esperti sono emersi problemi molto seri, con rischi di cadute, per una trentina di alberi. La relazione e' stata consegnata venerdì pomeriggio. Davanti a questa relazione, se non ci trovassimo davanti ad alberi dall'altissimo valore storico paesaggistico, si sarebbe dovuto procedere all'abbattimento immediato ed invece ho chiesto una ulteriore approfondimento e stamattina mi sono recato di persona, insieme all’Assessore alle Infrastrutture, ai dirigenti tecnici del Comune ed agli esperti che hanno prodotto le schede da VTA per verificare quanti di questi alberi possono essere messi in sicurezza con sistemi di trazione o con opere di consolidamento, considerando anche che nei giorni scorsi abbiamo avuto un vento a 160 km/ora. Per conciliare le esigenze degli abitanti delle strade sopra citate ed il livello di rischio staticità rilevato dalle indagini, anche a seguito del sopralluogo effettuato stamane, è emersa l’esigenza di procedere all'abbattimento solo per quegli alberi che versano in condizioni di gravi patologie o a grave rischio statico, e procedere alla messa in sicurezza con l’utilizzo di “tiranti” in tutti i casi in cui questa tecnica potrà dare garanzie. Nella giornata di domani avremo il quadro preciso. Nel caso di abbattimento si procederà alla contestuale messa a dimora di Pinus pinea oltre all’eliminazione delle ceppaie di precedenti tagli. Contestualmente si lavora anche alla risistemazione dell’asse viario e dei marciapiedi per un ridisegno complessivo dell’area ad iniziare dal tratto di Via Manzoni. Tutela degli alberi e incolumità delle persone devono camminare di pari passo, e per farlo bisogna avere gli strumenti tecnici e scientifici a supporto.
Purtroppo negli anni passati si è molto parlato ma questa è la prima volta che un'amministrazione sceglie la strada della conoscenza, delle tecniche più evolute per evitare che le decisioni siano prese sull'onda delle mode o dell'emotività. Troppi errori sono stati commessi nella programmazione del verde e oggi stanno venendo tutti i nodi al pettine. Quindi voglio tranquillizzare tutti che non c'è alcuna volontà di abbattere se non dopo aver verificato tutte le possibili alternative per la tutela degli alberi e l'incolumità delle persone. In risposta, infine, a quanti in questi giorni gridano all'abbattimento dissennato di alberature che si starebbe verificando in città voglio citare a titolo di esempio le cifre del 2014. In questo anno a fronte di 90 abbattimenti sono state messe a dimora 750 alberature e ne sono state potate altre 898”.