Algerino arrestato a Salerno, l’amico: “Genio informatico, falsificava documenti”
Lo scorso 27 marzo mandato delle autorità del Belgio la Polizia italiana ha arrestato a Bellizzi (Salerno), Djamal Ouali, algerino ritenuto legato alla cellula terroristica che avrebbe fornito supporto agli attentatori di Bruxelles. L'uomo è accusato di aver fornito ai terroristi i documenti falsi. L'indagine era partita a ottobre del 2015, in seguito ad alcune perquisizione durante le quali sarebbe stato sequestrato materiale e documentazione fotografica. Un amico dell'algerino – come si legge sull'ordine di cattura del 40enne – lo descrive come il "genio informatico" e testimonia come l'uomo, giunto in Belgio nel 2014, frequentasse ambienti in cui venivano falsificati documenti.
Durante i sopralluoghi avvenuti nell'ambito delle indagini per gli attentati di Parigi e che hanno portato al sequestro del materiale – come si evince ancora dal mandato di arresto dell'algerino – gli inquirenti hanno rinvenuto una stampante con dei rulli e hanno rinvenuto i negativi di stampa di documenti falsi a nome di Samir Bouzid, Soufiane Kayale e Yassine Baghli, ovvero, Salah Abdeslam – membro del commando responsabile degli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015. Secondo lo sresso documento nel computer ritrovato nel laboratorio di Rue Defnet a Saint Gillet è stato ritrovato anche un selfie che ritrae marito e moglie, scaricato da un telefonino.
Sul computer sequestrato nella stessa operazione sono stati rinvenuti anche documenti personali a nome di Djamal Ouali e sua moglie Sadki Lynda. Durante la perquisizione della loro casa a dicembre 2015 è emerso che i due avevano precipitosamente abbandonato l'appartamento. Un ex vicino della coppia a Bruxelles testimonia invece che i due si preparavano a fuggire a Dubai.