Alla Galleria Borbonica di Napoli ritrovata una bomba della I Guerra Mondiale
Uno straordinario manufatto bellico quello portato alla luce, nelle scorse ore, dagli speleologi e dai volontari che, senza sosta, scavano all'interno della Galleria Borbonica di Napoli, il lungo dedalo di cunicoli che si estende nel sottosuolo della città e che collega Chiaia a Monte di Dio e a piazza Plebiscito, costruito nel 1855 dall'architetto Errico Alvino su commissione di Re Ferdinando II di Borbone, che voleva una via di fuga dal Palazzo Reale. Durante gli scavi è stata rinvenuta una bomba risalente alla I Guerra Mondiale, svuotata del suo contenuto esplosivo.
Esaminato dagli esperti del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta dell'Esercito Italiano – coordinati dal Comando Forze Operative Sud di Napoli – il residuato bellico è stato individuato come una "bombarda" da 240 millimetri utilizzata dal Regio Esercito sul fronte italiano. La scoperta, coincidenza assai curiosa, è avvenuta proprio nel centenario del primo bombardamento subito da Napoli, nella notte tra il 10 e l'11 marzo del 1918, ad opera di un dirigibile Zeppelin della Marina Imperiale tedesca. Tanti gli interrogativi intorno al singolare ritrovamento: ci si chiede come una bomba sia riuscita a finire in un luogo così difficile da raggiungere. Non è escluso che la Galleria Borbonica, durante la Grande Guerra, possa essere stata utilizzata come deposito bellico.