Alla Galleria Borbonica ritrovate due bottiglie di olio di ricino, l’arma di tortura fascista
Ancora un ritrovamento di grande valore storico alla Galleria Borbonica di Napoli, il grande tunnel che da Chiaia attraversa la collina di Pizzofalcone e conduce nelle vicinanze del Palazzo Reale. Questa mattina, proprio sulla pagina Facebook del sito archeologico, è stato annunciato il ritrovamento di due bottiglie di olio di ricino risalenti all'epoca fascista. L'olio di ricino, infatti, è un potente purgante che le camicie nere utilizzavano come arma di tortura contro i dissidenti al regime fascista instaurato da Benito Mussolini: gli avversari politici venivano costretti a bere l'olio e, con i pantaloni legai, venivano fatti andare in giro senza che avessero la possibilità di sfilarseli quando la purga avesse fatto effetto.
"È di queste ore il ritrovamento, di 2 bottiglie di Olio di Ricino. Durante il Regime Fascista l'olio di ricino divenne uno degli strumenti di tortura fisica e psicologica impiegati dalla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, le famigerate ‘camicie nere'. Tale strumento di tortura veniva impiegato contro i dissidenti e gli oppositori politici. Gli stessi venivano obbligati con la forza ad ingerire olio di ricino mentre avevano legati i pantaloni con una corda per impedire alle vittime di sfilarli durante gli attacchi evacuativi, costringendoli poi a tornare a casa in condizione di grave umiliazione fisica e psicologica" si legge sulla pagina Facebook della Galleria Borbonica.