NAPOLI – Il Terzo Circolo Didattico De Amicis di Chiaia a Napoli è ben lontano dalla sgarrupata De Amicis dell'immaginario comune di Corzano, in cui Lina Wertmuller immaginò la trasposizione cinematografica di "Io speriamo che me la cavo" con Paolo Villaggio. Si tratta di una scuola ricca di attività, con un aggiornatissimo sito internet. Tuttavia non sempre le iniziative incontrano il favore di tutti: di recente una iniziativa natalizia che prevederebbe tra le esibizioni il coro di bambini che intona "Bella Ciao" non è piaciuta a tutti. La canzone-inno della Resistenza partigiana al nazifascismo è di recente ritornata in auge anche a livello mondiale, complice la citazione in una delle serie tv più viste del 2018, la spagnola "Casa del Papel" (Casa di carta).
Insomma, fatto sta che Paolo Santanelli, neurologo, leader del comitato di residenti di Chiaia, già candidato col centrodestra al Comune e di recente vicino alla Lega di Salvini, oggi su Facebook si è lamentato di un delle iniziative della De Amicis: "Avendo sorpreso mia figlia a canticchiare “Bella ciao” ho appreso da lei con mia somma meraviglia che questa canzone farà parte della recita di Natale della scuola elementare De Amicis che quest’anno verterà sulla Costituzione italiana e non sul Natale – scrive – . Non vorrei allora che questa decisione altro non sia che una scelta ad hoc fatta per non turbare la sensibilità delle famiglie di religione mussulmana che hanno i loro figli in quella stessa scuola. Sia però ben chiaro che non consentirò in alcun modo a mia figlia minorenne – conclude il medico napoletano – di cantare una canzone che evoca uno dei momenti più bui della storia d’Italia, scritta da vigliacchi senza divisa che sparavano alle spalle i veri soldati italiani".