Allarme movida a Bagnoli: sul lungomare spuntano decine di flaconi di “droga dello stupro”
Allarme movida a Bagnoli, quartiere della periferia occidentale di Napoli, soprattutto nella zona del litorale sul quale sorgono tantissimi locali notturni, frequentati da giovani e giovanissimi. Alcuni volontari impegnati a ripulire il lungomare dai rifiuti avrebbero rinvenuto sulla spiaggia tantissimi flaconi di Alcover, farmaco che, se associato ad altre sostanze come l'alcool, causerebbe una alterazione dei riflessi e addirittura perdita di conoscenza, tanto da essere più comunemente conosciuta anche come "droga dello stupro".
A lanciare l'allarme, sulla sua pagina Facebook, è Diego Civitillo, presidente della X Municipalità del Comune di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta). "Questa foto mi è stata sottoposta da uno dei volontari che nelle ultime settimane sta contribuendo agli interventi sul Lungomare di Bagnoli. Questo prodotto "Alcover", facendo una semplice ricerca su Internet viene prescritto contro la dipendenza da alcool, in quanto agisce sui recettori del nostro organismo ‘simulandone' l'assunzione. Se assunto in modalità diverse ed in particolare associato all'alcool i suoi effetti sono molto potenti sulla psiche, arrivando fino all'amnesia o alla perdita di coscienza. Per questo motivo l'Alcover è noto come la ‘droga dello stupro' perché viene aggiunto alle bevande essendo incolore ed insapore e portando la vittima all'incapacità di intendere e reagire" scrive Vitagliano.
Il presidente della X Municipalità, poi, continua: "Spesso vengo accusato di essere contrario alla movida, di sprecare pagine e pagine per denunce e segnalazioni. Questa è solo una piccola parte di quanto trovato, questo è quel che viene assunto consapevolmente, o peggio, inconsapevolmente dai nostri ragazzi. Io non sono contrario al divertimento io sono contrario a questo modello che non è divertimento. Chiederò ai volontari di accompagnarmi dalle forze dell'ordine per segnalare il ritrovamento perché il quantitativo di confezioni ritrovate dimostra che non si tratta di un caso, ma di utilizzo sistematico".