Allarme smog a Napoli: nel mese di gennaio 14 sforamenti
Mentre va in vigore un nuovo dispositivo di traffico temporaneo per limitare le emissioni di scarichi nell'aria, l'allarme sulla concentrazione di polveri sottili nell'aria a Napoli, arriva da Legambiente. È Michele Buonomo, presidente regionale dell'associazione ambientalista a commentare i dati registrati dalle centraline Arpac nel capoluogo negli ultimi 30 giorni."È subito codice rosso per il 2016 per l'aria respirata a Napoli. Nel solo mese di gennaio sono 14 i superamenti dei valori previsti dalla legge per il Pm10 – presso la centralina di Via Argine – pari al 40% del totale del limite dei 35 giorni di sforamento del valore giornaliero consentito in un anno. Confrontando i dati del nuovo anno con quelli di gennaio del 2015, il capoluogo napoletano peggiora: lo scorso anno furono, infatti, 13 i superamenti presso la centralina Ospedale Pellegrini".
"Del resto – sottolinea – che siamo davanti a un’emergenza che ormai è diventata cronica lo evidenza l'andamento dei superamenti di PM10 nel corso degli ultimi sette anni: Napoli, risulta tra le ventisette città italiane capoluogo di provincia, che hanno superato il limite 7 anni su 7. I blocchi e le targhe alterne sono provvedimenti inevitabili, ma non sufficienti; per risolvere il problema dello smog devono essere accompagnati da politiche di sistema. Serve un cambio di passo veloce e decisivo che sappia guardare anche a quelle buone pratiche già in atto nel Paese in termini di mobilità sostenibile, efficienza energetica e verde urbano, perché nelle città si svolge la sfida più importante in termini di rigenerazione e di vivibilità".
"Alla luce dei dati dell’Arpac – scrive il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale del Sole che ride – invece il consigliere quindi, chiediamo nuovamente al Sindaco di non proseguire sulla strada intrapresa con provvedimenti inutili, come quello del blocco della circolazione". "In attesa di interventi radicali per le principali fonti di inquinamento, raffinerie e porto, sarebbe opportuno seguire le indicazioni degli esperti e mettere in pratica i consigli più semplici da portare avanti, a cominciare dal bagnare le strade quando non piove per molti giorni”. “Per fortuna, nei prossimi giorni, arriverà la pioggia e quindi automobilisti e motociclisti non dovranno continuare a pagare per colpe non loro".