video suggerito
video suggerito

Allarme smog, i provvedimenti dei comuni in Campania

È allarme per gli alti livelli di polveri sottili registrati nell’aria negli ultimi giorni. La siccità delle ultime settimane ha saturato i livelli di inquinamento. Ecco quali sono le principali misure adottate dalle amministrazioni campane per contrastare lo smog.
A cura di Angela Marino
84 CONDIVISIONI
Immagine

È allarme per gli alti livelli di polveri sottili registrati nell'aria negli ultimi giorni nelle principali città italiane, a causa della persistente corrente di alta pressione. L'anticiclone che ha investito la penisola provocando un innalzamento delle temperature e il conseguente fenomeno di siccità che sta saturando i livelli di inquinamento nell'aria. Numerose amministrazioni locali in Campania sono corse ai ripari con provvedimenti ad hoc. A Napoli, infatti, insieme a Roma, Milano, Torino e Bologna spetta il record di sforamenti del tetto massimo consentito dalla legge di polveri sottili nell'aria. Proprio il Comune di Napoli, ha deciso di istituire un dispositivo di traffico che blocchi per 4 giorni a settimana la circolazione veicolare. Altri comuni hanno adottato misure di contrasto all'inquinamento, alcune non senza suscitare le proteste dei cittadini.

Sollevò un'ondata di polemiche infatti l'ordinanza con cui il sindaco di Acerra Raffele Lettieri, risalente allo scorso marzo, in cui si stabiliva che potessero circolare solo i passeggini che avessero il sedile ad ameno 50 centimetri dall'asfalto, per proteggere i bambini dai gas di scarico. Una decisione che fece discutere perché contemporaneamente non sospendeva il traffico veicolare, al quale non fu sottoposta nessuna limitazione. Oggi, invece, il primo cittadino di San Vitaliano, nel Napoletano, per limitare l'inquinamento atmosferico ha pensato bene di vietare fino a primavera la cottura della pizza con il forno a legna. "Per le attività produttive di panificazione e ristorazione, quali le pizzerie – si legge nell'ordinanza – è vietato utilizzare la combustione di biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, ecc.) per la cottura di cibi, in apparecchiature varie, inclusi i forni chiusi o aperti e i foconi per le griglie".

84 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views